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Il raggiunto accordo, siglato tra l’editore della Publiemme, Domenico Maduli, ed i giornalisti Mimmo Famularo, Alessio Bompasso, Cristina Iannuzzi, Loredana Colloca e Tonino Fortuna ( i primi tre con contratto full time e gli altri due con contratto part time ) che vengono, così, reintegrati al loro posto nella redazione giornalistica di Rete Kalabria, rappresenta il successo di una trattativa che è stata condotta all’insegna del più ampio rispetto dell’istituto del lavoro e nella piena condivisione di una iniziativa che ha coinvolto non soltanto le parti interessate ma anche la città ed il territorio vibonese in quasi tutte le sue articolazioni più rappresentative.
La positiva soluzione data alla vertenza evita uno schiaffo ai diritti dei lavoratori e spiega anche quanto diventi possibile il conseguimento di una intesa quando le parti offrono sul piano della discussione le più corrette e responsabili valutazioni della problematica in contenzioso.
Un diritto riconosciuto in tutta la sua evidenza ai lavoratori interessati e che dimostra quanto sia stato positivo il passo indietro compiuto dall’editore, Domenico Maduli ed anche nella generale convinzione che spesso le più giuste ragioni possono anche portare ad una riflessione serena e concreta ed in ogni caso propedeutica di buoni risultati.
Superati, infatti, i momenti più convulsi della vertenza l’editore di Publiemme ha offerto la sua piena disponibilità ai lavoratori, le cui prestazioni d’opera sono state, peraltro, unanimemente, riconosciute e che permetteranno all’emittente televisiva vibonese di riprendere i programmi e la cui attività di servizio tornerà utile alla collettività non solo vibonese ma anche calabrese.
Un merito particolare sul successo della mediazione spetta in via prioritaria alla competente e autorevole mediazione del prefetto Giovanni Bruno, che dimostra anche una sua eccellente esperienza in materia sindacale, che con la sua tempestività, competenza e capacità ha permesso alle parti di affrontare e superare un percorso che ha dimostrato serie difficoltà sin dalle prime battute.
Così come appare d’obbligo un serio riconoscimento alla Fnsi e per essa al suo vice segretario nazionale e segretario regionale Carlo Parisi che ha ben rimarcato gli essenziali motivi per cui la legittima protesta dei lavoratori non poteva non imboccare la strada più concreta, ovvero il pieno riconoscimento dei diritti avanzati dai giornalisti di Rete Kalabria.
In questo generale contesto giova, però, evidenziare che per la prima volta, a Vibo Valentia, una vertenza giornalistica viene sostenuta nella sua più massiccia solidarietà dalla libera adesione dei comitati di redazione del Tgr Calabria della rai, dei tre quotidiani della Calabria, dalle forze politiche e amministrative, dai rappresentanti dell’associazionismo e da tanti liberi cittadini, tutti fermamente convinti di dover esprimere il loro consenso in una lotta che ha visto impegnati in primo piano i lavoratori di Rete Kalabria.
Infine non può passare inosservato il fatto che la soluzione data alla vertenza è stata molto apprezzata dalla categoria dei giornalisti, diffondendo nuove speranze sul piano dell’impegno sindacale della Fnsi se è vero che il superamento del caso Rete Kalabria è avvenuto nella piena applicazione dei diritti dei giornalisti coinvolti nella vertenza .