Se ne trovano di ogni tipo e dimensione: da quelli realizzati all’interno di una tegola o di una zucca, a quelli all’uncinetto o con il truciolo delle matite colorate. Sono i presepi artigianali, esposti a Caulonia nell’ambito della tradizionale rassegna, giunta quest’anno alla tredicesima edizione intitolata alla memoria di Mario Amato. La manifestazione, che ogni anno va da dicembre a gennaio, propone la Mostra dei Presepi nella suggestiva cornice di Palazzo Hyeraci, nel cuore del centro storico, sede del comitato Pro Caulonia. Gli allestimenti realizzati da cittadini di ogni parte della fascia ionica, non pongono limiti alla fantasia e spaziano dal legno alle pietre senza dimenticare carta e cartone.

Per il piccolo centro della Locride la tradizione dei presepi ha una lunga storia, come spiega il presidente del comitato Gregorio De Lorenzis. «Quando eravamo ragazzi si facevano i presepi nei catoji e sotto i “gafi” – ricorda - Nei negozi e nelle botteghe artigiane ogni artigiano realizzava il suo presepe. Caulonia era tutto un fermento. Colpisce la cura dei dettagli dei lavori, qui si lavorava per il presepe tutto l’anno ed è una passione che quelli della mia generazione è riuscita a trasmettere anche ai ragazzi».

Il presepe elettromeccanico

Un capitolo a parte merita il presepe elettromeccanico, pensato anni fa dallo storico parroco del paese don Mimmo Lamberto, completamente rinnovato e ristrutturato da Ercole Sansalone, dove si possono ammirare i pastori che ballano la tarantella e gli antichi mestieri del fabbro, del calzolaio e delle filatrici, tutti in movimento.