Si sono concluse a Palazzo De Nobili le operazioni per l’individuazione dei concessionari di aree demaniali marittime per la costruzione di nuovi stabilimenti balneari nel quartiere marinaro. Le procedure, com’è noto, vanno avanti dallo scorso anno tra revoche e anche feroci polemiche sollevate, in particolare, dal consigliere comunale Eugenio Riccio. Nei giorni scorsi è così arrivato a conclusione l’iter ma non per tutti i lotti messi a gara. Sei, infatti, le aree demaniali marittime che Palazzo De Nobili aveva in animo di concedere in affidamento ad altrettanti imprenditori per avviare la costruzione di stabilimenti balneari ma per questa stagione estiva ci si dovrà accontentare solo di tre nuove attività commerciali lungo la costa ionica catanzarese.

 

Di sei lotti, infatti, solo tre sono in via di aggiudicazione: nello specifico, le due aree localizzate nella zona di Lido (lotto 5 e 6) e una sola nella zona di Giovino (lotto 4). La commissione si è riunita nei giorni scorsi per procedere all’apertura delle buste delle ditte partecipanti ed ha ammesso al prosieguo della gara inerente il lotto 5 la ditta Luigi Rotundo. Lo stabilimento avrà sede a Lido con un’ampiezza di 800 metri quadri. La concessione a carattere stagionale sarà valida per 20 anni. È stata inoltre ammessa la ditta G.F.T. relativa al lotto 6 per la creazione di uno stabilimento balneare che troverà posto sempre nell’area di Lido con un’ampiezza di mille metri quadrati. La concessione di natura stagionale avrà una durata di 20 anni. E, infine, ha considerato valida la documentazione presentata dalla società S. A. T. Alberghi Turistici ammessa ad ottenere la concessione sul lotto 4 per la realizzazione di uno stabilimento in località Giovino con ampiezza di 3.750 metri quadrati con una concessione annuale e una durata di 20 anni.

 

Molto più sfortunati, invece, i partecipanti alla seconda gara indetta da Palazzo De Nobili per l’assegnazione delle restanti tre aree demaniali localizzate nella zona di Giovino. Gli undici candidati sono stati, infatti, esclusi in blocco dal momento che la commissione comunale presieduta dal rup, Vincenzo Carioti, non ha ritenuto gli operatori commerciali in possesso dei requisiti richiesti. Questa seconda gara era stata indetta per la concessione delle aree demaniali marittime individuate nel lotto 1 e nel lotto 3 mentre rimaneva riservata l’assegnazione del lotto 2 alle forze dell’ordine. Ebbene, Giovanni Costa, Alessio Argento e Tiziana Monteleone oltre alle ditte BMF, Rotman e Sudmetallica sono state escluse perché “attività commerciali non in possesso della qualificazione necessaria”. Esclusi anche Krizia Procopio, Umberto Mario Crivaro e Antonio Bordino, anch’essi ritenuti privi della qualificazione professionale. Mentre le richieste di Vincenzo Merenda e Simone Greco sono state respinte perché avanzate su una concessione demaniale, la 2, riservata alle sole forze dell’ordine. Non è da sottovalutare l'ipotesi che la battaglia per l’assegnazione delle aree demaniali, conclusa la parentesi comunale, possa proseguire nelle aule giudiziarie. Alcuni tra gli operatori esclusi sarebbero infatti intenzionati a impugnare i provvedimenti dinnanzi al Tar.

 

Luana Costa