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Il bilancio d’esercizio 2016 dell’azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro non è stato ancora approvato. Il neo nominato direttore generale del policlinico, Antonio Belcastro, ha infatti deciso di ritardarne il varo di sei mesi bypassando la scadenza del 30 aprile con lo scopo di dirimere in via definitiva il contenzioso ancora in essere con la Fondazione Campanella per il riconoscimento delle reciproche posizioni debitorie e creditizie.
La strada scelta è infatti quella della risoluzione bonaria e per ottenere questo risultato il dg, Antonio Balcastro, e il commissario liquidatore della Fondazione Campanella, Andrea Bonifacio, hanno deciso congiuntamente di dare mandato ad una società di revisione contabile di visionare le scritture per venire a capo dei crediti che reciprocamente le due aziende sostengono di vantare nei confronti dell’altra. Se da un lato però per la Fondazione Campanella si tratta di una pura formalità trattandosi di una struttura sanitaria ormai in fase di liquidazione, non lo stesso può dirsi per il policlinico universitario Mater Domini.
Dall’esame delle scritture contabili dell’ex polo oncologico risultano infatti debiti verso il Mater Domini per 58 milioni di euro e crediti per 28 milioni. Questi ultimi, vantati per prestazioni erogate dalla Fondazione per conto del Mater Domini, non sarebbero mai stati inscritti nei documenti contabili del policlinico. Da qui la difficoltà di chiudere e approvare un bilancio in grado di fotografare la reale situazione economica della struttura sanitaria e la conseguenziale decisione di rinviarla di sei mesi.
Pare che la società di revisione contabile stia lavorando di buona lena sull’enorme mole di numeri da esaminare e soltanto sul lungo periodo si potranno avere risultati certi.
Luana Costa