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«La scelta di Luigi Siciliani come consulente esterno di Amc mortifica i catanzaresi. Non è possibile che si debba ricorrere alle prestazioni di un condannato all’interdizione di dieci anni dai pubblici uffici». È quanto affermano in una nota gli attivisti del Meetup di Catanzaro, che aggiungono: «Al tempo della condanna di Siciliani, fummo tra i pochissimi a chiedere le immediate dimissioni direttamente al sindaco Sergio Abramo per il tramite del nostro portavoce Paolo Parentela. Se anche la nomina presenta profili di liceità, la riteniamo inopportuna perché Catanzaro ha un gran bisogno di competenze legate a profili di indubbia moralità».
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Gli attivisti continuano: «Determinati personaggi escono dalla porta e rientrano dalla finestra. In altre realtà atteggiamenti del genere sarebbero impossibili. Non possiamo credere che la politica catanzarese non sappia trovare giovani competenti a cui affidare incarichi. Con questo atteggiamento passa l’assunto, per citare Corrado Alvaro, che vivere onestamente sia inutile».
Luigi Siciliani ha ricoperto l'incarico di direttore generale dell'Amc, società interamente partecipata dal Comune di Catanzaro e che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città, fino all'estate del 2016, quando dopo la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di condanna a quattro anni e inabilitazione ad esercitare uffici direttivi in qualsiasi impresa, il manager si era dimesso dal suo incarico.
l.c.