VIDEO | Negligenza, superficialità ma anche inciviltà da parte di tanti automobilisti che ostruiscono le vie di transito e di passaggio: «È una lotta ogni giorno»
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Non più disposti a stare rintanati fra quattro mura, vittime del loro destino. Grazie ad un processo di inclusione lento ma inarrestabile, le persone con disabilità sono sempre più integrate nella società. Molto però resta da fare. Per le strade ad esempio il pericolo maggiore è rappresentato dalla poca sensibilità di alcuni cittadini. Tra le criticità riscontrare, la questione del posteggio di autoveicoli sugli scivoli dei marciapiedi, l'intralcio degli spazi, le scale.
Presa diretta
Sul lungomare di Catanzaro ci imbattiamo in un caso tipico: Un signore con una protesi si muove a bordo del suo piccolo veicolo elettrico ma lo scivolo verso la strada è ostruito da due auto parcheggiate. «Vedete? Io non posso passare, sono in invalido che faccio, mi metto la moto sulla testa? - afferma arrabbiato - Le persone non si rendono conto».
Quante volte le succede? «Parecchie volte al giorno», confessa. «Ho chiamato la municipale e niente. Ho contattato i carabinieri e dicono di chiamare i vigili urbani. È tutto uno scarica barile. Io non posso camminare, ho il massimo grado di invalidità».
Nel frattempo arriva il titolare di una delle due auto: «Sono arrabbiato con voi», fa presente l’uomo. Quello scende dall'auto e si scusa. A volte le cose accadono non per cattiveria ma perché non si pensa ai diritti altrui ma solo alla comodità di un parcheggio.
Appello al sindaco
Eppure la normativa vigente prevede specifiche garanzie di accessibilità e sicurezza ai cittadini con ridotte capacità motorie con violazioni che possono comportare sanzioni amministrative e la rimozione forzata del veicolo. Ma spesso per carenza di personale o incarichi specifici diversi si preferisce chiudere un occhio.
«In carrozzina la vita è un po' dura - afferma eufemisticamente un altro disabile che ogni giorno percorre svariati chilometri a bordo strada - queste barriere architettoniche bisogna superarle. Ma se gli amministratori, i sindaci se ne infischiano finirà che le persone disabili se ne andranno in altre località. A Catanzaro e più in generale in Calabria arrivano disabili anche dal Nord per vacanza. E per noi dovrebbe esserci più attenzione, maggiore sensibilità. La prima cosa che chiederei al sindaco? Di garantire più civiltà nel parcheggiare i propri mezzi».