Entro novanta giorni a partire dalla notifica della sentenza il Comune di Catanzaro dovrà provvedere ad assegnare una nuova destinazione urbanistica ai terreni situati in località Germaneto destinati alla realizzazione della strada di collegamento rapido tra la statale 19 e la 280 in via Lombardi. Così si è pronunciata la prima sezione del Tribunale amministrativo della Calabria sul ricorso proposto da Simona Concetta Squillace, Silvia Squillace e Francesco Squillace proprietari dei terreni sottoposti ad esproprio perché necessari alla costruzione dell’arteria viaria che però nei fatti non ha mai visto la luce.

 

Trascorsi cinque anni dalla previsione urbanistica il vincolo è infatti decaduto e l’intera area è stata derubricata a “zona bianca” non normata. Sulla scorta di una precedente sentenza – la 1999/2015 – con cui il Tar aveva già imposto al Comune l’obbligo di ripianificazione dell’area con l’assegnazione di una nuova destinazione urbanistica il legale difensore della famiglia Squillace, Francesco Izzo ha quindi depositato un nuovo ricorso.

 

Il Tar si è pronunciato dichiarando l’obbligo del Comune di Catanzaro di provvedere a dare integrale esecuzione alla sentenza nel termine di novanta giorni nominando un commissario ad acta, il dirigente generale del dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, con facoltà di delega al dirigente del competente settore dello stesso dipartimento, affinché provveda, su istanza dei ricorrenti, in luogo del Comune in caso di perdurante inottemperanza, nel termine di novanta giorni decorrente dall’istanza.

 

In verità, una proposta di deliberazione era già stata istruita dal settore Pianificazione urbana del Comune di Catanzaro e sarebbe dovuta approdare in Consiglio per la discussione e l’approvazione nell’ultima seduta utile. Il provvedimento prevedeva la ripianificazione dell’area con il mantenimento della destinazione urbanistica a tracciato stradale ma la bozza di proposta non è stata poi sottoscritta dal sindaco Sergio Abramo nella sua qualità di assessore all’urbanistica.

 

Luana Costa