È stata impugnata la delibera di giunta con la quale sono state estese le aree a pagamento. Tra le motivazioni il contrasto allo spopolamento del centro cittadino
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Il Codacons, alcuni operatori commerciali e residenti di Catanzaro hanno impugnato dinanzi al Tar gli atti con cui il Comune ha esteso le strisce blu in altre aree della città tra cui la zona di “San Leonardo”. Nel ricorso presentato dagli avvocati Francesco Pitaro e Francesco Di Lieto sono stati censurati gli atti comunali poiché carenti di elementi essenziali per l’adozione di provvedimenti che sono immediatamente lesivi e restrittivi e vessatori.
Più precisamente, nel ricorso è stato evidenziato che il centro della città, che è già spopolato e desertificato, non può permettersi una nuova estensione delle strisce blu che determineranno l’ulteriore spopolamento con conseguente inevitabile ulteriore impoverimento.
In buona sostanza, è stato sostenuto nel ricorso, non solo il centro vive, orma da tempo, un periodo di grande fragilità e debolezza, anche a causa dello spostamento degli uffici regionali e dell’Università e di altri uffici pubblici, ma, ciò nonostante, il Comune, invece che adottare atti diretti a ripopolarlo, ha adottato gli atti impugnati, con cui sono state estese le strisce blu in altre zone, tra cui la zona di “San Leonardo”, e che contribuiranno all’ulteriore isolamento della zona e che sono stati adottati senza che effettivamente vi fossero gli elementi essenziali e i presupposti necessari previsti dalla legge per la estensione delle strisce blu in mancanza dei quali è inibito prevedere parcheggi a pagamento.
Luana Costa