L'ex ospedale militare diventerà sede della Procura della Repubblica e di altri uffici giudiziari. Il chiostro resterà aperto alla cittadinanza per organizzare eventi pubblici
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Si stringono i tempi per il bando di gara per la riqualificazione dell’ex ospedale militare di Catanzaro, destinato a diventare sede della Procura delle Repubblica e di altri uffici giudiziari. Il prossimo 11 luglio, il comitato tecnico amministrativo esaminerà il progetto esecutivo dell’opera, passaggio fondamentale per l’avvio della procedura. Intanto, l’Agenzia del Demanio ha dato la sua disponibilità ad assumere il ruolo di stazione appaltante per l’affidamento dei lavori. Un contributo importante nell’iter lo avrà anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria.
«È una bella e straordinaria notizia – ha commentato il sindaco Sergio Abramo – Il recupero del complesso dell’ex ospedale militare era e resta una delle priorità della nostra amministrazione, trattandosi di un tassello fondamentale della nostra strategia di rilancio del centro storico. Ringrazio ancora una volta i vertici del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero di Giustizia e dell’Agenzia del Demanio per il lavoro svolto. Un ringraziamento particolare al procuratore Gratteri che ha dato un impulso formidabile alla pratica.”
L’ex ospedale militare appena sarà completo ed agibile sarà concesso in comodato gratuito per 99 anni al Ministero della Giustizia, con oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria a carico di quest’ultimo, per destinarlo a nuova sede degli uffici giudiziari di Catanzaro. In particolare, saranno qui allocati la Procura della Repubblica, gli uffici formazione e ragioneria della Corte d’Appello, il Commissariato per la liquidazione degli usi civici della Calabria. Come stabilito dal consiglio comunale, sarà inoltre garantito l’utilizzo del chiostro da parte della cittadinanza, per fini culturali e nei fine settimana e senza interferire con le attività degli uffici giudiziari, preservandone le caratteristiche architettoniche e storiche. I ministeri competenti hanno confermato la sussistenza delle risorse occorrenti per la ristrutturazione (11 milioni di euro) e per arredi e tecnologie (4 milioni di euro).
l.c.