Lo sviluppo turistico sostenibile dei territori passa inevitabilmente dall'investimento consapevole delle istituzioni locali, in sinergia con associazioni ed imprese, sui marcatori identitari più esclusivi e competitivi. La firma del protocollo d'intesa per arrivare, attraverso l'avvio della ricerca scientifica, a tipizzare, proteggere e valorizzare il Tartufo del Pollino sposa questa filosofia ed interpreta questo metodo di governo lungimirante delle risorse autoctone.
Ne è convinto il Fiduciario della Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino, Lenin Montesanto che in vista del prossimo ed ultimo appuntamento deL 21 a Castrovillari (la simbolica firma congiunta dell'accordo alle Ore 17 presso il Protoconvento Francescano), ribadisce gli obiettivi condivisi con il Parco Nazionale del Pollino, guidato da Mimmo Pappaterra e con i tutti i comuni ed gli altri soggetti coinvolti nel progetto.

Gli amministratori dei comuni aderenti consegneranno e condivideranno le rispettive delibere approvate dai loro enti di adesione alla bozza dell'intesa costruita ed integrata nei due precedenti ed importanti incontri ospitati prima a Novacco – Saracena il 24 novembre 2013 ed a Castrovillari lo scorso 8 febbraio, promossi in stretta collaborazione con le due amministrazioni guidate da Mario Albino Gagliardi e da Mimmo Lo Polito, fattivamente rappresentato in tutte le fasi organizzative dall'assessore alle attività produttive Nicola Di Gerio.

Il protocollo d'intesa, promosso da Slow Food, vedrà coinvolti i comuni di Castrovillari, Saracena, Morano Calabro, San Basile, Civita, Frascineto, Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, Acquaformosa, Lungro, Papasidero, San Donato di Ninea, San Sosti, Verbicaro ed Orsomarso.

Alla firma dell'intesa, oltre a Slow Food Sibaritide – Pollino ed all'Ente Parco del Pollino, parteciperanno anche la Provincia di Cosenza, le sue associazioni "Il tartufo e la sua cultura" e "Tartufi e Tartufai del Pollino e delle Serre", presiedute da Mario Galima e Salvatore Argentano e la Federazione Italiana Cuochi di Cosenza guidata da Pino Barberi

Valore aggiunto e premessa dell'iniziativa è l'indagine avviata dall'ARSAC di Castrovillari, rappresentata da Luigi GALLO e dall'Istituto Genetica Vegetale del CNR di Perugia (IGV-PG) che ha evidenziato, nel territorio dei comuni indicati, alcune aree particolarmente vocate per il tartufo.