Castiglione Cosentino è un comune piccolo e bello che merita molta più attenzione.
Piccolo ma gode di una posizione veramente unica e spettacolare, oltre che di una situazione sociale ed economica molto positiva. Eppure sono gli altri centri dell’area urbana cosentina ad emergere, ad apparire.

Salvatore Magarò è un po’ il ‘padre’ del moderno comune di Castiglione Cosentino: sindaco dal 1985 al 2004 (quattro legislature, due eletto dal consiglio e due eletto direttamente). Ora è sindaco dal maggio del 2019. Ed è stato nel 2021 che il sindaco cattolico socialista di Castiglione ha celebrato la prima unione civile tra due persone dello stesso sesso: Lavinia e Viviana.
Dopo una breve esperienza da presidente della Provincia di Cosenza, è stato eletto nel 2005 e per due mandati al Consiglio regionale, da socialista prima e con la Lista Scopelliti poi. Per poi ricandidarsi alle regionali del 2014 con il centro-sinistra.

Da consigliere regionale si è distinto per le sue battaglie contro la ndrangheta e la corruzione. È un politico atipico, fondamentalmente socialista, lontano dalle faide partitiche calabresi, in special modo cosentine. Magarò ha inteso guardare con decisione al suo comune, scegliendo di occuparsi di problemi concreti, con un occhio molto attento al sociale e molto sensibile ai temi della cultura calabrese.
Con lui è piacevole conversare e parlare del suo piccolo comune. «Piccolo è bello. Una comunità come la nostra, alle porte dell’università e della area urbana senza delinquenza dove si vive bene, con servizi di qualità. Con strutture scolastiche, sociali, sportive diffuse sul territorio. Meglio apparire poco ma è ancora meglio vivere in una comunità a misura d’uomo».

La storia di Castiglione è ricca di eventi, personalità, importanti tradizioni. «Il santo Angelo di Acri ha vissuto ed è stato eletto Ministro Provinciale a Castiglione. Alessandro Dumas scrittore autore de Il conte di Montecristo, raggiunge Castiglione durante il suo viaggio in Calabria, e descrive la situazione post terremoto del 1818».

C’è stata anche una notevole influenza dello storico convento dei Cappuccini, da qualche anno chiuso. «La presenza dei frati cappuccini ha segnato positivamente la storia della nostra comunità. Un forte legame tra la comunità ed il convento c’è sempre stato anche in questo periodo la cui presenza dei frati manca quotidianamente. Vengono ora ogni domenica a celebrare la Messa e soprattutto nel periodo della festa di Sant’Antonio che è il protettore di Castiglione. In quel periodo la comunità pulsa e profuma del saio francescano. In questo ultimo periodo vengono ospitati fratelli immigrati ed è stata costituita la casa di Sant’Antonio con la coltivazione di un importante orto sociale ed una fattoria didattica per bimbi».

Ovunque c’è una forte sofferenza dei giovani, molti dei quali stanno lasciando la Calabria nell’indifferenza generale. «Da noi sono pochi quelli che vanno via. La presenza dell’Unical ha cambiato in meglio la nostra comunità, la vicinanza alla città di Rende e a quella del capoluogo sono elementi positivi che attraggono i nostri giovani. Naturalmente vanno fuori Calabria quelli che intraprendono la carriera scolastica, ma poi ritornano. Sono pochi quelli che vanno fuori Italia. La popolazione nel corso del decennio è rimasta invariata sempre suo 2900 abitanti».

Vi sono importanti attività sociali e di solidarietà nel comune di Castiglione che meritano attenzione. Si fa veramente e sorprendentemente tanto su questo versante, cosa non comune in un piccolo centro. «In primis le numerose attività sociali del centro di solidarietà il Delfino: gestione comunità terapeutico-riabilitativa per persone con dipendenza da sostanze d'abuso legali ed illegali, compreso gioco d'azzardo patologico; gestione Centro di accoglienza straordinario per cittadini stranieri richiedenti asilo; gestione Housin sociale per famiglie con disagio abitativo e economico; progetto per il contrasto alla povertà educativa rivolto a minori».

Sappiamo che operano anche efficienti centri per anziani. «Operano due residenze sociali per anziani: La Quiete e la San Raffaele con 120 posti letto».
E tante sono le attività culturali. «Per le attività culturali: il piccolo museo all’aperto, le sculture dei personaggi che hanno segnato positivamente il secolo scorso, i murales, le sculture lignee diffuse sul territorio del maestro Riccardo Magaró, le iniziative culturali in teatro, jazz, musica, la convegnistica all’interno del teatro il
Piccolo; il festival delle parole sott’olio”.

Circola ancora il nome di un importante vescovo di Reggio Calabria. Che ha a che fare con Castiglione.
«Tra le personalità che hanno dato lustro alla nostra comunità spunta quella di Mons. Antonio Lanza già vescovo di Reggio Calabria/Bova nonché autore della prima lettera pastorale sul mezzogiorno 1949. Poi Padre Hermenegildo Lio che ha contributo alla stesura di alcuni documenti del concilio Vaticano 2».

Certamente il sindaco pensa al futuro di questo piccolo comune. «Guardare con attenzione a valle all’area urbana e alla Università, al dibattito sui mezzi di trasporto. 
Mi piace che Castiglione diventi sempre di più la comunità del sociale e della cultura.
Più servizi per chi è in difficoltà e più investimenti sulla scuola, sulla formazione e sulla cultura».