REGGIO CALABRIA - Chiara Rizzo, moglie dell’imprenditore calabrese Amedeo Matacena, davanti al giudice delle indagini preliminari si è avvalsa della facoltà di non rispondere. E’ indagata con l’accusa di essere coinvolta nel tentativo di fuga ordito per consentire all’ex parlamentare di fuggire da Dubai – dove è latitante – per raggiungere Beirut. Nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro era stato arrestato anche l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola. Secondo gli inquirenti sarre il principale sponsor del piano di fuga di Matacena. Chiara Rizzo era stata fermata dieci giorni fa a Nizza in quanto destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Martedì era stata estradata in Italia. Stamani, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, la donna ha rifiutata di rispondere alle domande del procuratore capo della Dda Giuseppe Lombardo e del pm della Direzione nazionale antimafia Francesco Curcio. Per i legali di Chiara Rizzo si è trattato di un passaggio tecnico in quanto - hanno spiegato gli avvocati Candido Bonaventura e Carlo Biondi - la donna non ha avuto modo di parlare con i suoi difensori. Il nuovo interrogatorio è stato fissato per la giornata di giovedì 29 maggio.