Ornella Nucci, presidente del Coa di Cosenza, a un anno dalla sua elezione, è stata intervistata negli studi televisivi di Cosenza Channel e ha avuto modo di parlare sia della professione forense che del rapporto con la magistratura. Prima di spegnere le luci, l'avvocato si è soffermata sul caso di Roberta Lanzino, invitando la procura di Paola a mettersi di nuovo al lavoro sul Dna rinvenuto dove fu uccisa la giovane studentessa universitaria, trovata morta il 26 luglio 1988 lungo la strada che collega le Serre cosentine a "Torremezzo" di Falconara Albanese.

No al posto fisso

Durante la chiacchierata, l'avvocato Ornella Nucci ha raccontato le tante iniziative poste in essere dall'avvocatura cosentina nell'ultimo periodo, illustrando anche quelle future. Non sono mancati poi i riferimenti al foro di Cosenza, in difficoltà per vari motivi. Uno di questi, secondo Nucci, è quello che la professione di avvocato deve tornare ad essere appetibile, mettendo in chiaro quale sia la sua funzione soprattutto rispetto ai clienti e al modo in cui interfacciarsi con la magistratura. C'è da contrastare infine la fuga degli avvocati oggi attratti più dai concorsi pubblici che dalla toga. «L'avvocatura è passione, non accetterei mai il posto fisso», ha detto Ornella Nucci, e «non credo che il problema sia dovuto al fatto che siamo tanti». Nel video l'intervista completa.