La manifestazione del sindacato Sfp Polizia di Stato e delle associazioni Fervicedro e La voce della legalità per celebrare gli eroi della strage del 23 maggio 1992
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Sono passati 32 anni, ma la forza del ricordo non si affievolisce, né la volontà di seguire l’esempio di onestà e coraggio rappresentato dagli eroi che a Palermo il 23 maggio del 1992 cambiarono la storia con il loro sacrificio. Si è intitolata “Capaci di Ricordare”, l'iniziativa che a 32 anni dalla strage palermitana, è stata organizzata a Catanzaro dal Sindacato Fsp Polizia di Stato e dalle associazioni Fervicredo e "La voce della legalità". Nella casa dei cittadini, la sala Concerti del Comune capoluogo di regione, gli organizzatori hanno creato un giusto mix per non disperdere ed anzi rinfocolare i valori di quei sacrifici che videro cadere sotto il piombo della mafia prima il giudice Giovanni Falcone e qualche mese dopo anche Paolo Borsellino.
Dopo l'introduzione di Rocco Morelli, segretario generale provinciale Fsp Catanzaro e l'intervento di Maria Marasco, consigliera nazionale di Fervicredo (vittima del Dovere in una esplosione accidentale nella questura di Catanzaro) sono seguiti i saluti del questore Paolo Sirna, del sindaco Nicola Fiorita, di Antonio Montuoro, consigliere regionale e poliziotto, e di Giulia Anna Pucci, presidente de “La Voce della legalità”. Prima di iniziare la serie di interventi di particolare effetto è stata la riproposizione dal vivo di alcuni dialoghi tratti dall'opera teatrale "Giovanni e Paolo" allestita qualche mese fa dal Teatro Incanto di Catanzaro. Molto suggestivi e struggenti gli interpreti dei due giudici, gli attori Francesco Passafaro nei panni di Falcone e Stefano Perricelli in quelli di Borsellino, che hanno catturato l'attenzione dei tanti studenti presenti in sala.
I lavori, moderati dal segretario nazionale Fsp Polizia, Giuseppe Brugnano, sono proseguiti con gli interventi del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini; di Alessandra Accardo, assistente della Squadra mobile della questura di Napoli, brutalmente aggredita pochi mesi fa e decisa coraggiosamente a non vergognarsi del turpe reato; ed ancora Massimo Salsano, vigile del fuoco coinvolto nella strage di via Palestro (vittima del terrorismo); Bruno Bartolo, sindaco di San Luca (Reggio Calabria). Hanno inoltre portato il proprio contributo Simone Rizzuto, coordinatore de La Voce della legalità; Claudio Morelli, sindacalista ed allenatore del Sambiase Calcio, reduce dalla promozione nel proprio campionato e naturalmente Franco Maccari, vice presidente nazionale Fsp Polizia.
Le conclusioni sono state affidate a Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno. Hanno preso parte all'iniziativa gli istituti scolastici IIS Vittorio Emanuele II, Liceo Classico P. Galluppi, IS Giovanna De Nobili. «Soprattutto ai più giovani vogliamo riferirci ogni qual volta onoriamo la memoria delle migliori personalità della nostra storia – ha detto Brugnano - Loro che non erano neppure nati devono raccogliere il testimone consegnatoci dal giudice Giovanni Falcone, da sua moglie Francesca Morvillo, dai colleghi della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, ma anche da chi non è morto ma porta sulla pelle i segni indelebili della strage, gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza. Ma anche gli adulti sono chiamati a tenere sempre accesa la fiamma del ricordo, a lavorare quotidianamente per l’affermazione di legalità e sicurezza, alla cui realizzazione devono contribuire con ogni singolo gesto e con ogni singola scelta, così camminando assieme ai più giovani indicando loro la strada giusta. Quella strada che è stata sventrata da chili di tritolo, ma che la società civile ha saputo riempire di coraggio e voglia di cambiamento. Ebbene quel cambiamento deve ancora ogni giorno essere perseguito, e noi facciamo la nostra parte, a cominciare da domani».