Dalla battaglia per l'ambiente e la legalità in una terra inquinata come la Piana di Gioia Tauro, ad un riconoscimento tra i più prestigiosi nel panorama nazionale. Ne ha fatta di strada il "Comitato 7 Agosto" di San Ferdinando che, messosi in luce per la denuncia degli sversamenti illeciti nel canale dell'area portuale-industriale gioiese, riceverà "Il premio Paolo Borsellino" nella città di Pescara.

 

A informare gli attivisti sanferdinandesi è stato don Aniello Manganiello, il prete anticamorra che fa parte del comitato che organizza l'evento dedicato alla memoria del magistrato ucciso dalla mafia siciliana. "Mi complimento con voi, per il coraggio e la tenacia che state esprimendo nel contrastare la devastazione ambientale e il malaffare che inquina la bella Calabria", ha scritto sul social network facebook l'ex parroco di Scampia.

Il Comitato, che prende il nome dalla data della prima esondazione nel mare dei liquami tossici raccolti sulla spiaggia dell'area portuale gioiese, sta ancora tenendo in piedi la sua mobilitazione che punta a ottenere tre obiettivi: la bonifica del canale, l'individuazione dei responsabili dell'inquinamento e la costituzione di parte civile nel caso in cui si dovesse arrivare ad processo.

 

L'azione del Comitato, condotta fra l'altro con un prolungato sit in giorno e notte nell'area a ridosso del porto, si è anche proiettata in questi mesi in una forte critica alle istituzioni, a lungo indifferenti rispetto al problema sollevato anche attraverso denunce presentate ai carabinieri. La manifestazione di consegna del Premio si svolgerà a Pescara il 29 ottobre. 

 

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