CATANZARO - Resta incerto il futuro dei 132 dipendenti di Calabria It che minacciano una nuova giornata di sciopero per il 3 giugno. L'iniziativa scaturisce dalla presa di posizione di due consiglieri d'amministrazione di Fincalabra a cui la societa' "in house" della Regione fa capo, che di fatto sconfessa quanto finora fatto dai vertici della finanziaria regionale che, secondo una legge approvata dal consiglio regionale, avrebbero dovuto assumere i dipendenti della societa' in liquidazione, destinatari di lettere di licenziamento. 

 

La lettera. I due consiglieri, Marcello Martino e Pio Turano, in una lettera inviata, fra gli altri, all'assessore regionale alle Attività produttive e al presidente del Consiglio regionale, fanno rilevare che "con formale comunicazione del 23-05.2014, prot. n. 4987, a firma non ben identificata, la Fincalabra S.p.a., sulla base di una articolata premessa, ha fissato un eventuale incontro, per il 28.05.2014 presso la sua sede in Catanzaro, con le organizzazioni sindacali, in relazione al percorso avviato per la chiusura della vertenza relativa ai lavoratori di "Calabria IT". Un incontro che – secondo l’opinione dei due consiglieri – sarebbe stato convocato in maniera irrituale e irregolare, in quanto non ratificato in alcuna riunione di CDA. “Oltretutto - aggiungono - si evidenzia che i sottoscritti non conoscono in alcun modo i termini dell'accordo in itinere e, soprattutto, che una eventuale sottoscrizione di un accordo con qualche sigla sindacale non avrebbe alcuna efficacia, stante la decadenza dalla carica degli altri due componenti del CDA”.

 

La reazione dei sindacati. Da qui la reazione dei sindacati che hanno a loro volta diffuso un comunicato. "Nel prendere atto di quanto dichiarato dai due consiglieri di Fincalabra nella mail - si legge nella nota di Fisac-Cgil, Fiba-Cisl e Uilca Uil - e senza entrare nel merito delle loro asserzioni, le organizzazioni sindacali, si limitano semplicemente a constatare la totale assenza di governance della finanziaria regionale, situazione, a nostro parere, veramente paradossale. L'assenza di risposte da parte delle istituzioni ed in particolare dall'Assessore alle Attività Produttive, nonostante gli impegni assunti il 19 maggio, in seguito allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali e l'incapacità di dare attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 24/2013, stanno sempre più  esasperando i colleghi. A questo punto diciamo basta e se non ci sarà un'immediata e precisa assunzione di responsabilità da parte della Giunta, che consenta l'immediato ritiro delle lettere di licenziamento, fra l'altro illegittimi, e con motivazioni insussistenti, sarà indetta una giornata di sciopero per il 3 giugno presso la sede del Consiglio regionale".