«Sono disgustato da questi ladri». Non usa mezzi termini il presidente della Regione Roberto Occhiuto per stigmatizzare quanto accaduto all’ospedale di Cosenza, dove cinque dipendenti dell’azienda ospedaliera avrebbero falsificato le buste paga per incassare compensi per lavoro straordinario da 300mila euro.

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In un video pubblicato sui suoi profili social, il governatore picchia duro e mette all’indice i presunti responsabili: «Alcuni dipendenti hackeravano il sistema e si attribuivano somme di denaro non dovute – spiega Occhiuto –. La notizia è venuta fuori perché il commissario dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, ha denunciato alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza questi ladri. Sì, perché sono ladri i dipendenti delle aziende ospedaliere che rubano le risorse che sarebbero destinate agli ammalati. Di quanti soldi si sono appropriati lo stabilirà la Procura della Repubblica, ma io sono disgustato da questa notizia, anche perché mi faccio in quattro ogni giorno per cercare di risollevare questo sistema sanitario che ho preso in mano da due anni». 

Sanità calabrese che Occhiuto paragona a un paziente uscito dal coma: «Non si può pretendere che faccia subito i 400 metri ostacoli, serve prima una fase di riabilitazione intensiva. Poi si scopre che dipendenti infedeli fanno di tutto per far ripiombare nel coma la Sanità calabrese, rubando risorse che sarebbero destinate ai malati. Tutto questo è disgustoso. Questi ladri dovrebbero sentirsi fortunati perché lavorano nella Pubblica amministrazione in una regione dove sono moltissimi i disoccupati. Mi auguro che la Procura vada fino in fondo e che queste persone vengano licenziate presto».