Dal trafficato viale Affaccio, dove anche il marciapiede sembra aver subito un bombardamento, a via Jan Palach, sede della biblioteca comunale e della scuola d’infanzia. Dal popoloso quartiere Moderata Durant a via Sorbilli, fino alla zona alta di Vibo, con via Alcide De Gasperi delimitata da una transenna. Tutte queste strade hanno in comune le buche. E sono soltanto alcune delle arterie cittadine butterate da piccoli e grandi crateri. Alcune buche sono così vecchie che molti automobilisti riescono ad evitarle ricorrendo a una sorta di personale mappa mentale per la sopravvivenza urbana. Altri, soprattutto le “nuove”, sono più insidiose (e pericolose), magari perché meno visibili o presenti in tratti dove la carreggiata si restringe e fare la gimkana è impossibile, come sotto la galleria.

«È assurdo che in un capoluogo di provincia le strade siano ridotte in questo stato. Non c’è una zona di Vibo dove si possa transitare in tranquillità», commenta un automobilista. «La situazione è critica ovunque ­– gli fa eco un “collega” di rally urbano -. È uno schifo, impossibile circolare. Su alcune strade hanno piazzato le transenne, ma di ripararle non se ne parla proprio».

«Uno schifo del genere l’ho visto solo a Vibo», aggiunge residente, per poi sottolineare che «nei paesini limitrofi le strade sono decorose». E non si contano gli incidenti provocati dalle auto che per evitare di finire nelle buche invadono la corsia opposta. Nel migliore dei casi a rimetterci sono soltanto gli pneumatici e, appresso, il portafogli. Sono in tanti quelli costretti ad accollarsi il costo della riparazione, che non è certo irrisorio.

Basti pensare che «per cambiare uno pneumatico squarciato e riparare il relativo cerchione – fa sapere un gommista – si va da un minimo di 70 euro a un massimo di 400 euro», con il prezzo che ovviamente varia a seconda della vettura. I più a rischio sono, però, i motociclisti. Finire con la ruota anteriore in una buca significa rischiare seriamente di cadere e farsi male: «Deve accadere qualcosa di grave prima che il Comune prenda provvedimenti?».