Una mattinata intesa in materia di promozione del riutilizzo dei beni confiscati, impreziosita dalla partecipazione del viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. È quella vissuta al liceo Piria di Rosarno in occasione del 2° Forum sulla destinazione per finalità sociali dell’immenso patrimonio sottratto alle mafie, e nei cui frangenti sono state illustrate le tappe che porteranno all’apertura del Parco della Biodiversità in un terreno attraversato dal fiume Mesima, nella cittadina della Piana.

 

Prima del convegno, il sindaco Giuseppe Idà e la preside Mariella Russo – alla presenza anche del prefetto Michele Di Bari, del questore Raffaele Grassi, della deputata Rosanna Scopelliti e dell’esponente del governo – hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare i corsi di formazione da tenere su un altro terreno confiscato e affidato alla scuola Agraria che fa parte dell’Istituto di Istruzione superiore.

 

 

Il forum, imperniato sugli interventi di Giulia Serranò – che per conto della cooperativa Macramè ha spiegato le attività realizzate per il futuro Parco – e del giudice Ornella Pastore, che è responsabile del Tribunale Misure di prevenzione di Reggio Calabria, è stato seguito da un folto uditorio composto prevalentemente da studenti.

 

Il portavoce regionale del Forum del Terzo settore, Gianni Pensabene, e il docente Ottavio Amaro – progettista degli interventi sul bene confiscato per conto dell’Ateneo reggino – hanno sottolineato l’importanza della collaborazione fra enti, mondo della cooperazione e centri di ricerca, per abbattere i tempi lunghi. Il viceministro Bubbico a margine del Forum si è detto contrario alle proposte che mirano ad introdurre la vendita dei beni confiscati: “Meglio distruggerli che venderli”, ha dichiarato a LaCnews24.    

 

Agostino Pantano