Nome d’arte di Dario Brunori, richiama il cognome di famiglia e la “Sas” delle piccole aziende, come quella dei suoi genitori. Un legame profondo con la Calabria, emerso anche nel suo brano di Sanremo L’albero delle noci
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Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori, è stato uno dei protagonisti più apprezzati di Sanremo 2025. Oltre alla sua canzone, L’albero delle noci, a catturare l’attenzione del pubblico è stata la curiosità legata al suo nome d’arte. Perché si chiama così? La spiegazione affonda le radici nella sua storia familiare e nel contesto in cui è cresciuto. Brunori è, naturalmente, il suo cognome, mentre “Sas” sta per Società in accomandita semplice, un chiaro riferimento alle piccole aziende.
La scelta non è casuale: è un omaggio alla sua famiglia, che gestiva un’impresa specializzata in materiali da costruzione. Dario Brunori ha voluto ricordare con affetto le sue origini, legandole al mondo imprenditoriale in cui è cresciuto. Un attaccamento alle radici che ha dimostrato anche nel suo stile di vita: nonostante il successo a livello nazionale, ha scelto di continuare a vivere nella sua Calabria, traendo ispirazione dalle sue tradizioni e dalla cultura locale.
Questa connessione con la sua terra è emersa anche nel brano portato sul palco dell’Ariston, L’albero delle noci. Se il tema principale della canzone è la paternità e le trasformazioni che l’arrivo di un figlio comporta, c’è un dettaglio che riporta ancora una volta alle sue origini. Il titolo, infatti, non è una metafora astratta: L’albero delle noci esiste davvero ed è un albero che si trova nel paesino calabrese in cui vive.
«Sono convinto che quest’albero “contenga” in qualche modo le canzoni che scrivo», ha raccontato Brunori. Per questo ha voluto rendergli omaggio nel suo brano, trasformando un simbolo personale in un elemento poetico e universale. Un tributo alla sua terra, che, come il suo nome d’arte, racconta molto di lui.