In calo la bolletta gas per le famiglie ancora in tutela. Nonostante i record nei mercati all'ingrosso della scorsa estate, con l’applicazione del nuovo metodo di aggiornamento mensile dell’Arera si sono potute intercettare le significative riduzioni di costo della materia prima delle ultime settimane. La famiglia tipo, per i consumi effettuati nel mese di ottobre, riceverà una bolletta con una riduzione del -12,9% rispetto al costo del III trimestre 2022. Lo comunica l'Arera in una nota stampa.

Bollette meno care

In base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall'Arera, la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (Cmemm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il Psv day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di ottobre il prezzo della materia prima gas (Cmemm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 78,05 euro/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.

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Si ricorda che, come previsto dal decreto "Aiuti Bis", per tutto il IV trimestre Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il settore gas, confermando anche l'applicazione della componente negativa Ug2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Interventi che, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, supportano la generalità delle utenze gas. Sempre in rispetto del Dl Aiuti bis, fino alla fine dell’anno è confermato anche il potenziamento del bonus sociale per il gas, rivolto alle famiglie con un livello di Isee fino a 12.000 euro. La famiglia tipo ha consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui (soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose). I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano richiesto un Isee per l'anno 2022.

L’allarme dell’Europa

Intanto l'Aie, l'Agenzia internazionale per l'Energia in un rapporto pubblicato nelle scorse ore lancia l’allarme: «L'Europa rischia di mancare di gas durante l'inverno 2023-24. Durante l'estate prossima, il periodo chiave per il rifornimento dei siti di stoccaggio, si potrebbe registrare una carenza di ben 30 miliardi di metri cubi». L’agenzia sottolinea quindi la necessità «di un'azione urgente da parte dei governi per ridurre il consumo di gas durante la crisi energetica globale».

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L'Aie nel rapporto evidenzia che i siti di stoccaggio di gas nell'Unione europea sono ora pieni al 95%, a un livello superiore del 5% rispetto al livello medio di riempimento degli ultimi 5 anni. Ma il rapporto avverte «che il cuscinetto fornito dagli attuali livelli di stoccaggio, così come i recenti prezzi del gas più bassi e le temperature insolitamente miti, non dovrebbero portare a conclusioni eccessivamente ottimistiche sul futuro». Il processo di riempimento dei siti di stoccaggio del gas dell'Ue quest'anno, infatti, sottolinea l'Aie «ha beneficiato di fattori chiave che potrebbero non ripetersi nel 2023. Questi includono le forniture di gas russo che, sebbene siano state drasticamente tagliate durante il 2022, sono state vicine ai livelli 'normali' per gran parte della prima metà dell'anno».