Luca Falbo, 23 anni, è uno studente di medicina e attivista originario di Rovito, Cosenza. Trasferitosi a Roma per studiare alla Sapienza, è rappresentante degli studenti in Facoltà e si distingue per battaglie a favore di un tirocinio libero, l’installazione delle tampon box e contro il caro affitti con la “protesta delle tende”, per cui ha deciso di ricandidarsi quest’anno. 

Luca, è bello rientrare per le vacanze, migliaia di studenti da tutta Italia tornano in famiglia. Ma quanto è difficile raggiungere la Calabria!
«Il rientro in Calabria, per chi studia o lavora lontano, dovrebbe essere un momento di gioia e serenità, ma troppo spesso diventa un’odissea. I collegamenti ferroviari e stradali sono inadeguati, con tempi di percorrenza che superano ogni logica: un viaggio in treno da Torino a Lamezia Terme può superare le 16 ore. È inaccettabile, ed è il simbolo di una marginalizzazione che la Calabria subisce da anni».

La difficoltà nel raggiungere la nostra terra non è solo un problema logistico.
«Sì, è una ferita per chi vuole mantenere un legame con la propria famiglia e le proprie radici. È tempo di affrontare questa realtà con serietà e di chiedere investimenti mirati: potenziamento delle infrastrutture, maggiori collegamenti ferroviari ad alta velocità e interventi sui trasporti pubblici. Non stiamo chiedendo favori, stiamo chiedendo di essere trattati come il resto d’Italia».

Per non parlare dei costi, con i biglietti che triplicano il prezzo quando arrivano le vacanze. Parliamo di costi che raggiungono livelli scandalosi.
«Durante le festività, un biglietto ferroviario da Torino a Lamezia può arrivare a 217 euro, e spesso supera il costo di un volo aereo. Questo non è solo un problema economico, è una barriera che impedisce a tanti calabresi di tornare a casa».

Diverse regioni si sono mosse per garantire agevolazioni e calmierare i prezzi. «La Calabria deve seguire questa strada: introdurre sconti specifici per studenti e lavoratori fuori sede, soprattutto nei periodi festivi, e lavorare con le compagnie di trasporto per evitare speculazioni.»

Inoltre, serve una visione di lungo termine.
«Abbiamo bisogno di più corse ferroviarie, collegamenti rapidi e affidabili, e il rilancio delle infrastrutture stradali. La mobilità è un diritto, e negarlo significa alimentare un divario sociale che non possiamo più accettare».

Roma si appresta a vivere il Giubileo, un evento che si ripete, salvo casi speciali, ogni 25 anni. Questo sta rendendo complicata la vita a molti ragazzi.
«Quello che sta accadendo a Roma è emblematico di un sistema che antepone il profitto ai diritti fondamentali. Gli studenti universitari, che sono il cuore pulsante di questa città, vengono sfrattati per lasciare spazio a turisti e affitti brevi. Su circa 70.000 studenti fuori sede, solo 2.439 hanno accesso a alloggi pubblici, mentre il resto è lasciato in balia di un mercato immobiliare spietato».

Proprio in vista del Giubileo si sta creando un’emergenza abitativa che mette in discussione il diritto allo studio e alla dignità.
«Diverse organizzazioni hanno proposto una moratoria sugli sfratti per morosità incolpevole, ma non basta. Servono incentivi per gli affitti a lungo termine e norme che limitino la proliferazione di B&B e affittacamere nei quartieri universitari».

Roma deve essere una città che accoglie, ma non a scapito dei suoi studenti.
«Non possiamo accettare che il futuro di migliaia di ragazzi sia sacrificato per esigenze temporanee. Il diritto allo studio non può essere messo in secondo piano, e la politica deve agire ora per proteggere chi vive, studia o lavora nella Capitale».

Oltre all’attivismo universitario, Luca è responsabile della comunicazione per Primavera degli Studenti, sostenendo campagne contro il decreto sui 60 CFU e l’autonomia differenziata.