«La Biblioteca civica di Cosenza, chiusa da tre anni, rimasta con un solo impiegato in funzione di ausiliario, con debiti verso lo Stato e verso ex dipendenti e fornitori, merita un altro destino ed un altro futuro rispetto all’oblio in cui versa». Lo scrive la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico.

«Ecco perché – dice Orrico - ho raccolto l’appello del presidente dell’Accademia cosentina Antonio D’Elia, che è anche presidente del Consiglio di amministrazione della Biblioteca, ed ho depositato una interrogazione parlamentare rivolta la ministro della Cultura Sangiuliano per capire che intenzioni abbiano in via del Collegio romano. Purtroppo, le richieste d’intervento del professor D’Elia rivolte al ministro sono ancora rimaste senza risposta. Il presidente della Civica – ricorda - per assicurarne la sopravvivenza, chiedeva che quest’ultima passasse al ministero della Cultura con due vincoli: che il patrimonio, per salvaguardare l’identità culturale della città di Cosenza, rimanga allocato sempre presso la storica sede e che il ministero affronti il debito verso lo Stato facendolo azzerare».

L’esponente 5 stelle continua: «Durante la scorsa legislatura sia da deputata che da sottosegretaria ai Beni culturali mi ero molto interessata al destino dell’istituto culturale. Sia con la definizione di un protocollo fra l’allora Mibact, il Demanio, la Provincia ed il Comune di Cosenza volto a rilanciare le attività culturali e museali del complesso monumentale di Santa Chiara, sia con il reperimento di risorse (oltre 50 mila euro) per il restauro dei ventotto corali membranacei miniati risalenti al XVI secolo, di eccezionale valore e rarità, di proprietà della Civica. Senza contare che proprio la sede che ospita la biblioteca è oggetto di cospicui interventi (per l’ammontare di 5 milioni di euro) del Cis Cosenza stipulato quando facevo parte della squadra di governo del Conte II.
Ritengo che – conclude Anna Laura Orrico – di fronte la salvaguardia di un patrimonio storico e culturale così importante non solo per Cosenza quanto per la Calabria ed il sud, sia necessario pensare non solo ad una collaborazione istituzionale ad ogni livello ma anche a misure straordinarie che assicurino non solo la sopravvivenza bensì il rilancio della Biblioteca civica».