Il gruppo cratense, dopo l’elezione dei nuovi consiglieri per il prossimo quadriennio, ha stabilito ruoli e cariche per proseguire il lavoro del direttivo guidato in precedenza da Umile Amodio, che ha sottolineato gli sforzi sinora profusi
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L’Avis cresce nel corso del tempo e lo fa con la passione quotidiana che arriva dai territori. In questo è l’associazione di Bisignano a essere una sorta di “faro” per la solidarietà, riuscendo nel corso degli anni a sensibilizzare con attenzione e scrupolo, riuscendo a collaborare con varie realtà del territorio cratense e non solo.
Non uno sforzo da poco, considerando la capacità negli ultimi anni di saper fare sinergia, valorizzando così il rapporto con le realtà limitrofe e aprendo al gesto del dono spontaneo anche le scuole, come nel caso dell’istituto superiore Enzo Siciliano.
Un merito che dovrà proseguire ora con il nuovo direttivo in carica per i prossimi quattro anni, formato dal presidente Graziano De Bonis, dai suoi vice Pamela Ritacco e Vincenzo Scrivano, dal segretario Lucantonio Iaquinta, dalla tesoriera Antonella Vocaturo e dai consiglieri Franco Tortorella, Rosangela Rose, Giuseppe De Gregorio e Umile Amodio. Quest’ultimo è il presidente uscente, che ha tracciato un bilancio dell’attività svolta negli ultimi anni.
Non un lavoro facile, considerando il periodo pandemico che ha decisamente complicato l’attività di raccolta sangue e delle donazioni, ma di certo le soddisfazioni non sono comunque mancate: «Quando si parla di Avis si parla di un bene di un determinato territorio che può essere afferente anche a persone oltre i confini comunali di Bisignano, come nel caso della nostra organizzazione associativa, poiché comprendiamo soci di Roggiano Gravina, San Marco Argentano, Santa Sofia d’Epiro, Torano Castello, Mongrassano, Cervicati e Cerzeto. Ho svolto il mio lavoro, onorato di esser stato promotore e fondatore insieme a tanti soci della nostra realtà, il privilegio è stato tale da rappresentare tutti sempre e incondizionatamente».
Amodio ha sottolineato quali saranno i principi da seguire: «Spero anche da consigliere di continuare ad essere utile alla causa dell’Avis di Bisignano, contribuendo alla crescita sana di una realtà che sta nel cuore di tutti».
Le giornate dedicate alle donazioni sono state decisamente tante, coinvolgendo sia il centro storico che i territori più vallivi, raccogliendo sempre un buon consenso. Il tutto proprio per tenere vivo un percorso importante: «Sono un “avisino” dal 2009, ho fatto la mia prima donazione di sangue nel 1992 e ringrazio tutte le persone che, con ogni gesto possibile, hanno permesso di progredire».
L’Avis bisignanese resta comunque tra le attività più floride nel territorio cratense, un punto di riferimento costante e importante che dovrà continuare a tenere ben saldi i principi della solidarietà verso il prossimo e dell’unione.