Il porto di Reggio Calabria è al centro di un'articolata progettualità che conferirà all’infrastruttura un ruolo di primo piano nella prospettiva dell’atteso e maestoso waterfront della città.

L’infrastruttura si candida a diventare uno spazio pubblico e collettivo dove un mese fa è stato avviato il cantiere per la costruzione del faraonico Centro delle culture del Mediterraneo con lo straordinario Museo del Mare progettato da Zaha Hadid.

Il porto si appresta, altresì, a raddoppiare gli approdi per i mezzi del trasporto veloce nello Stretto e ad ampliare le vie di accesso per le navi di crociera. Un luogo da vivere non solo luogo di cui fruire.

Uno spazio da "attraversare" anche sulla terraferma, da vivere per cittadinanza e turisti. Le attese ci sono e sono molte, per questo del porto si è parlato ieri nella sala Perri di palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria in occasione del convegno “Una strategia condivisa per il futuro di Reggio Calabria” e del confronto in tema di masterplan della città.

In corso la progettazione del nuovo Piano Regolatore Portuale di Messina, Milazzo, Tremestieri, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Montebello Jonico di cui Saline Joniche è frazione costiera. Sarà unico, come l’autorità portuale di Sistema dello Stretto, pur contemplando gli indirizzi per tutte e sei le infrastrutture di competenza.

Un nuovo terminal crociere, l’adeguamento e il potenziamento con nuovi ormeggi e un sistema di pensiline per la stazione dei mezzi veloci, le infrastrutture della Security e un intervento di riqualificazione di tutta di tutta la banchina di levante. Questi i principali interventi in cantiere. Continua a leggere su IlReggino.it