In attesa della risoluzione di tutti i problemi legati ai trasporti da e per la Calabria che, assicurano a tamburo battente dai banchi del Governo, verranno magicamente a cadere con la costruzione del ponte sullo Stretto, la situazione attuale per i tanti fuorisede calabresi che intendono tornare a casa durante le vacanze di fine anno, continua a essere il solito strazio. Uno strazio fatto di tariffe astronomiche e corse contro il tempo per non dovere rinunciare ad uno dei pochi posti ancora disponibili. Una situazione che si ripropone ogni anno seguendo lo stesso copione e che ogni anno peggiora un po’ di più, vista la continua fuga dei calabresi dalla Calabria. Un problema reale che esplode ad ogni avvicinarsi dell’alta stagione (invernale ed estiva, senza troppe differenze) che si ripercuote economicamente sui “ritorni” degli emigrati e che, di fatto, agisce da strozzatura alle ipotesi di turismo oltre i canonici due mesetti estivi. 

Se non ci si è mossi con largo anticipo, prenotare un volo dalle principali città italiane verso uno degli scali calabresi nelle settimane a ridosso di Natale può essere un’esperienza frustrante fatta di tariffe proibitive e voli cadenzati con il contagocce (a meno di non volere optare per itinerari astrusi che comprendono soste intermedie in alcuni aeroporti nel cuore dell’Europa). Se poi si ha la sfortuna di abitare nei territori di competenza degli scali di Reggio o di Crotone, le cose precipitano.

Da Roma

Prendendo in considerazione una finestra temporale di una decina di giorni (dal 23 dicembre a 3 gennaio) un volo andata e ritorno tra la Capitale e l’aeroporto di Lamezia oscilla tra i 300 e i 500 euro e i posti disponibili, prenotati con più di un mese d’anticipo, non sono moltissimi. Per trovare una tariffa sotto i 300 euro bisogna prendere in considerazione l’ipotesi di un paio di cambi negli aeroporti di mezza Europa e una buona parte delle ferie buttate a tentare di raggiungere la Calabria. Per capire la drammaticità del dato, un volo A/R da Roma verso uno degli scali di Londra, si trova ancora agevolmente a meno di cento euro.

Può arrivare a costare più di una trasvolata atlantica verso New York invece un biglietto di andata e ritorno da Roma verso il Tito Minniti di Reggio. Un diretto dalla Capitale allo città dello Stretto, oggi non si trova a meno di 450 euro, con punte che sfondano abbondantemente il muro dei 650 euro (dipende dagli orari dei voli), a fronte di un viaggio, sempre senza scali intermedi, verso la Grande Mela che si trova online senza troppi sforzi a poco più di 500. Una differenza abissale che difficilmente si può giustificare con le cervellotiche limitazioni tecniche a cui è sottoposto lo scalo reggino.

Per chi volesse avventurarsi verso lo scalo di Crotone, c’è un’unica soluzione disponibile per i giorni presi in questione e, riuscendo a prenotare in tempo, un biglietto andata e ritorno si può acquistare a poco meno di 250 euro. Un vero affare considerate le altre alternative. 

Da Milano

Proibitiva anche la tariffa da Milano verso la città pitagorica, con l’unico volo diretto – in partenza da Orio al Serio – che si può acquistare a 430 euro. Altre soluzioni disponibili prevedono almeno un cambio, con i tempi di percorrenza che si allungano decisamente, e i prezzi possono arrivare a superare i 600 euro.

Le tariffe migliori per i collegamenti tra la Lombardia e lo scalo di Sant’Eufemia restano quelle in partenza da Orio al Serio (con tutte le complicazioni legate al raggiungimento dello scalo bergamasco), ma i collegamenti sono garantiti in buon numero anche dai due scali milanesi principali di Malpensa e Linate. Le tariffe per i 10 giorni di vacanza del nostro ipotetico viaggiatore di ritorno in Calabria oscillano tra i 350 e i 600 euro, ben al di sopra dei costi che servono a coprire tratte verso le maggiori capitali europee.

E se Lamezia e Crotone non ridono, Reggio, con il suo aeroporto che in teoria dovrebbe servire due aree metropolitane (Reggio e Messina) capaci di una popolazione di quasi un milione di abitanti, resta la Cenerentola dei trasporti calabresi, con i prezzi dei pochi posti disponibili che salgono di minuto in minuto. La tariffa più bassa per un volo andata e ritorno sfiora i 500 euro – ma i posti, dice il pop up rosso lampeggiante sul sito, sono pochissimi e i prezzi sono destinati inevitabilmente a salire – e può arrivare tranquillamente ad abbattere quota 700 euro.