Sarà ufficialmente inaugurata sabato 8 luglio 2023 la XXIII edizione di Armonie d’Arte Festival, una delle più interessanti realtà festivaliere nazionali, dedicate all’intersezione tra le arti e alla valorizzazione del Patrimonio culturale e territoriale.

Il tema permanente del Festival, “Nuove Rotte Mediterranee”, si arricchisce quest’anno della declinazione “Approdi”, scegliendo luoghi eccezionali della storia e del paesaggio che diventeranno culle di arte, musica e cultura.

L’esordio per la stagione 2023 è affidato al palco principale del Festival, quello di Scolacium all’interno del Parco Archeologico, che ospiterà “Dna: lo spettacolo che fa suonare la scienza”. Un’opera originale, innovativa, sperimentale e fuori dal comune, realizzata dal collettivo artistico dei Deproducers (composto da Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Roberto Angelini) in collaborazione con il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e con il sostegno di Fondazione AIRC, un’esclusiva per il tour 2023 dello spettacolo per il Centro-Sud Italia. L’obiettivo della performance sarà quello di traghettare gli spettatori all’interno di un viaggio evolutivo e coinvolgente, fatto di note e fotogrammi, alla scoperta delle origini del mondo, della vita e degli esseri umani. I biglietti per lo spettacolo sono disponibili sul sito tiketone.

Grazie a brani musicali inediti, a immagini suggestive e a una scenografia costruita ad hoc, una conferenza scientifica diventa uno spettacolo appassionante e un’esperienza immersiva alla portata di tutti. Il risultato è un percorso, rigoroso ma accessibile, alla scoperta di alcuni dei temi più affascinanti con cui l’uomo si sia mai confrontato, che sottolinea il valore della ricerca scientifica sia come strumento fondamentale contro il cancro, sia come metafora del processo di miglioramento di sé stessi attraverso la conoscenza.

Domenica 9 luglio spazio invece a Cesare Bocci che, accompagnato dal Duo Mercadante, proporrà nell’incantevole location dell’Orto Botanico di Soverato (CZ), “Emozioni”, uno spettacolo dedicato a Lucio Battisti e messo in scena a 80 anni dalla sua nascita e a 25 anni dalla sua scomparsa. I biglietti sono disponibili sul sito tiketone.

Lo spettacolo, esclusiva per il territorio regionale, vede come protagonista Cesare Bocci, volto del teatro italiano e famoso anche per i suoi ruoli in diverse fiction di successo – come Elisa di Rivombrosa, Provaci ancora prof.! e Imma Tataranni – che sarà la voce narrante di un viaggio compiuto all’interno dell’universo di Battisti. Il Duo Mercadante composto da Leo Binetti al pianoforte e Rocco Debernardis al clarinetto, si occuperà invece di ri-arrangiare in chiave attuale e contemporanea alcuni dei brani più celebri del cantautore che diventeranno in questo modo il fil-rouge dello spettacolo.

Le canzoni di Battisti, scomparso prematuramente nel 1997 a soli 58 anni, continuano ad essere ancora oggi la colonna sonora della quotidianità di tanti italiani. La loro grande forza risiede nel non essersi cristallizzate nel tempo. Hanno caratterizzato un’epoca ma anche attraversato la storia e le generazioni; sono state tramandate dai genitori ai figli fino ai nipoti, come un’eredità familiare preziosa.

Armonie d’Arte, giunto alla sua XXIII edizione, si conferma un Festival in cui musica, teatro, danza, storia, mito, natura, innovazione e creatività contemporanea si intersecano nel segno della cultura dell’armonia, come valore etico ed estetico, individuale e collettivo.

Ancora una volta Chiara Giordano – direttrice artistica del festival – ha scelto luoghi potenti, evocativi, di grande significanza per una kermesse unica nel suo genere. E ha messo in campo un cartellone ricco di prime, anteprime ed esclusive, produzioni originali e progetti speciali. Un appuntamento dell’estate calabrese che diventa centro nevralgico della sperimentazione culturale, nato e portato avanti negli anni grazie a un lavoro costante e resiliente in un tempo complesso, riaccendendo la luce sulla consapevolezza identitaria del grande patrimonio italiano, e del valore salvifico dell’arte e della cultura.