Da mercoledì l'Etna, il più grande vulcano attivo d'Europa, emette spettacolari "anelli di fumo" in cielo. Gli "anelli vorticosi vulcanici" sono un fenomeno raro generato dalla combinazione di rilascio rapido di gas e dalla forma del condotto di emissione sul vulcano. Secondo i vulcanologi, infatti, gli anelli sono emessi da un nuovo cratere che si è aperto martedì sulla sommità.

La nota del vulcanologo

Boris Behncke, vulcanologo presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, ha spiegato in un post su Facebook che «nessun vulcano sulla Terra produce tanti anelli di vapore come l'Etna».

«L'Etna sta superando tutti i record - aggiunge Behncke - Nel tardo pomeriggio del 2 aprile si è aperta una piccola bocca sul bordo nord-orientale del Cratere di Sud-Est, producendo sbuffi di gas incandescente. La mattina seguente era evidente che questi sbuffi stavano producendo un'impressionante quantità di anelli di vapore, e questa attività continua da allora, avendo già emesso centinaia se non migliaia di questi bellissimi anelli», ha aggiunto Behncke.

Come nascono gli anelli di fumo

Questi anelli di gas rappresentano una manifestazione intrigante della dinamica vulcanica. Si formano quando un intenso getto di gas attraversa un condotto aperto, stretto e cilindrico all’interno del cratere. La maggiore velocità del gas al centro del condotto, rispetto ai lati rallentati dall’attrito con le pareti, provoca un “arrotolamento” del gas su sé stesso verso l’esterno, conferendo una forma concentrica all’emissione gassosa. Questo fenomeno, evidente nella rotazione verso l’esterno degli anelli, si verifica in condotti dalla forma più o meno cilindrica, molto stretti, ed è solitamente associato ad esplosioni di gas poco profonde all’interno del condotto. La loro formazione può indicare la risalita o lo stazionamento della colonna magmatica all’interno del condotto stesso.