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Una lettera aperta per esortare il presidente della Società operaia, Saverio Saffioti, a “scegliere la via del dialogo”. È l’iniziativa assunta dal segretario del partito democratico di Palmi, Domenico Solano, che interviene così sul caso scoppiato in città dopo l’editto contro Enzo Infantino al quale è stato negato l’accesso ai locali del sodalizio.
Palmi, Infantino e quella sala negata (VIDEO)
L’esponente renziano, a proposito della querelle che vede contrapposti il collega di schieramento e il vertice dell’organismo, ha scelto quindi una linea morbida – rispettosa cioè dell’autonomia del gruppo storicamente molto radicato in città e socialmente trasversale – chiarendo nel testo di non voler “difendere Infantino, mio amico e compagno”, e di non volersi “contrapporre alla Soms”.
Una missiva destinata dunque a tenere accesi i riflettori su un caso che nel pomeriggio di mercoledì avrà certamente nuovi sviluppi, visto che è programmata l’assemblea di “Sinistra per Palmi” rimandata per via dell’altolà subito da uno dei suoi fondatori. “Palmi – scrive Solano per motivare la sua lettera – è da sempre una città di cultura e confronto, dove non dovrebbe esserci spazio per interpretazioni personalistiche delle rappresentanze collettive e dove civiltà e dialogo dovrebbero prevalere su editti anacronistici ed ingiustificati”.
Il segretario, nelle ore in cui il gruppo consiliare di Infantino dovrà decidere se prendere parte alle prossime sedute del civico consesso dopo le dimissioni non concordate dei consiglieri del partito di Solano – e per farlo è stato “costretto” a riunirsi nel ridotto di un bar – getta dunque acqua sul fuoco, tenta di svelenire il clima e, dopo aver ricostruito la vicenda, chiede a Saffioti di “fare un passo indietro, di far prevalere le ragioni della sua alta rappresentanza rispetto a quelle dell’istintiva contrapposizione”.
Il braccio di ferro tra Saffioti e Infantino, nato da una dimenticanza del politico – che il presidente interpretò come “un’offesa per la società”- quando al termine di un’iniziativa pubblica nei locali della Soms l’esponente della sinistra non ringraziò immediatamente il padrone di casa – facendolo poche ore dopo e in pubblico – non ha fin qui registrato prese di posizioni a sostegno del presidente del sodalizio che, secondo alcune fonti autorevoli, avrebbe discusso del caso senza per il momento adottare nuove decisioni.