Sono itineranti nelle botteghe equo-solidali d'Italia alcuni frammenti dell’imbarcazione naufragata vicino alla costa di Cutro. Una tragedia per la quale aveva pregato anche Papa Francesco. Adesso sono a Reggio Calabria.

Fino alla fine del mese di aprile fa tappa a Reggio Calabria, presso le Botteghe Terre del Sole del consorzio Macramè, la teca itinerante che custodisce alcuni frammenti di legno restituiti dal mare di Steccato di Cutro dopo il naufragio dell’imbarcazione con bordo almeno 180 migranti che funestò la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023. Su uno di essi si legge “KR46MØ”, Crotone, quarantaseiesima vittima, maschio, sotto l’anno di età. Una piccola vittima rimasta anche senza nome che incarna il dolore e la disperazione che ha seminato questo naufragio.

Nel segno di questa memoria che deve essere collettiva e continuare a interrogarci, è in atto una “staffetta” che sta coinvolgendo decine di Botteghe equosolidali in tutta Italia. Da Cagliari la teca è arrivata a Reggio Calabria e da qui, a maggio partirà alla volta di Brescia.

Un piccolo spazio, adesso all'interno della Bottega reggina, per suggerire riflessioni profonde sull’immane tragedia delle 94 persone non sopravvissute. Una tragedia che aveva addolorato anche papa Francesco. Continua a leggere su IlReggino.it