«Personalmente, sono contraria alla proposta di applicare automaticamente solo il cognome della madre al neonato». Così l’assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Caterina Capponi, che detiene anche le deleghe alle Pari opportunità, commenta l’annuncio del senatore dem Dario Franceschini di voler presentare a palazzo Madama un disegno di legge che prevede l’applicazione del solo cognome materno ai nascituri

Una possibilità aperta dalla sentenza della Corte Costituzionale che nel 2022 ha cassato l’automatica applicazione ai figli del solo cognome del padre, come sino a qualche anno fa sempre avvenuto, aprendo le porte all’uso del doppio cognome (materno e paterno), salvo un diverso accordo tra i genitori.
Tuttavia, la proposta del senatore del Partito democratico ha riaperto i termini di un argomento molto dibattuto e su cui si fatica a trovare una sintesi. L’assessore alle Pari opportunità della Regione Calabria, esponente della Lega, ha innanzitutto precisato come «ogni proposta legislativa debba essere valutata con attenzione, tenendo conto dei principi di equità e rispetto delle tradizioni familiari. Personalmente, sono contraria alla proposta del senatore Franceschini di applicare automaticamente solo il cognome della madre al neonato. Credo che la scelta del cognome debba rimanere una decisione condivisa dai genitori, nel pieno rispetto della parità di diritti tra padre e madre. In linea con quanto espresso dal nostro leader, Matteo Salvini, ritengo che le politiche familiari debbano sostenere e valorizzare la famiglia nella sua interezza, senza forzature ideologiche che rischiano di indebolire il legame tra padre, madre e figli».

L’esponente della giunta calabrese ha quindi aggiunto: «Salvini ha più volte sottolineato che la famiglia è il fondamento della nostra società e che ogni decisione in materia deve tutelare la libertà e la dignità dei genitori, senza imporre modelli uniformi che non rispecchiano la realtà di ogni singola famiglia. La proposta del senatore Franceschini, quindi, rischia di snaturare un principio fondamentale: la libertà di scelta. La Lega Salvini Premier si è sempre battuta per il rispetto delle tradizioni e per politiche che mettano al centro il benessere delle famiglie, senza subire imposizioni esterne che potrebbero creare divisioni. Piuttosto – conclude Caterina Capponi – mi preme sottolineare che dovremmo cercare di non aggiungere ulteriori motivi di malessere alle già troppe spaccature del nostro tempo».