Nasce in Calabria un coordinamento del terzo settore per rilanciare l’affido familiare. Ne fanno parte le associazioni M’Ama, Meta Cometa, Forum delle famiglie, A. Maslow, Agape Calabria, Centro Emmaus, Papa Giovanni XXIII, operanti in Calabria, oltre che a livello nazionale.

«Il Coordinamento per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini della Calabria – si legge in una nota – vuole essere uno stimolo e un supporto alle autorità pubbliche e alle istituzioni ad ogni livello. Una scelta ritenuta necessaria in quanto la Regione Calabria, se non timidamente ed in maniera non organica, non ha dato corso alle Linee guida regionali nonostante la problematica assuma un valore sociale di notevole importanza. La Regione – aggiungono - deve intervenire con un reale investimento di risorse, nonché strutturare un coordinamento in grado di rispondere alle necessità di aiuto ai minori e alle famiglie affidatarie».

Tra le proposte avanzate dal «l’incremento di persone e risorse sui centri affido, con un coordinamento e in collaborazione con i Comuni capofila, tali da diventare servizi essenziali; obbligatorietà del “Progetto di affido”, presupposto essenziale per l’avvio di ogni affido, e infine, affidi consensuali, ora meno attivati, a vantaggio della scelta dell’affido giudiziario».