«E' impensabile ipotizzare che la città metropolitana di Reggio Calabria possa privarsi di un'infrastruttura strategica qual è l'Aeroporto dello Stretto, impensabile pure ipotizzare che lo scalo reggino possa restare a mezzo servizio».

 

Lo dichiarano il segretario Fit-Cisl Peppe Larizza e il segretario generale Cisl Reggio Calabria, Rosi Perrone, alla luce della messa in liquidazione della Sogas spa e service. Alla riflessione bisogna aggiungere l'immediata volontà di lavorare concretamente affinché tutto ciò possa essere superato: «Senza scalo o con uno scalo non efficiente la città metropolitana, l'area dello Stretto verso cui noi abbiamo sempre guardato, non potrà mai decollare».

 

La convocazione dell'assemblea dei soci può individuare una soluzione: «Le parti istituzionali dunque, si impegnino e facciano squadra focalizzando lo scalo aeroportuale di Reggio Calabria come infrastruttura vitale per lo sviluppo del territorio metropolitano affinché sia una base logistica importante per l'insediamento di attività produttive reali, serie, che operino nella legalità e trasparenza e producano occupazione stabile. Parallelamente, il bando per la gestione è operativo, certo non osiamo immaginare l'ipotesi in cui non dovesse partecipare nessuno. Vorrebbe significare che l'area non è appetibile, oppure lo è nella misura in cui la tariffe per raggiungere le altre città italiane da Reggio sono pari ad un Roma – New York tanto per intenderci».

 

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A questo s’aggiungono altre questioni come la salvaguardia dei livelli occupazionali e rispetto della legalità che sono, a giudizio dei rappresentanti, la base per il futuro della nuova società di gestione: «Ad oggi – continuano - si evince una grave responsabilità in merito alla gestione dello scalo reggino. Non si tratta di puntare l'indice, ma fare chiarezza per evitare errori. La nota diramata dalla Sogas non ci conforta, anzi ci preoccupa non poco per il futuro della struttura e per l'aspetto occupazionale».

La Cisl e la Fit Cisl di Reggio Calabria, in conclusione, chiedono impegni concreti perché si passi dall'emergenza alle opportunità di rilancio.

 

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