Ad Acri, nel Cosentino, si è celebrato un traguardo tanto raro, quanto prezioso: le nozze di titanio di Angelina Tunnera e Giuseppe Morrone, rispettivamente 95 e 97 anni. Settant'anni di vita coniugale, un traguardo che pochi raggiungono, celebrato alla presenza di familiari, amici e delle autorità locali, ma soprattutto suggellato da un amore che ha resistito a tutte le prove del tempo.  

Angelina e Giuseppe incarnano due personalità complementari. Lei, dolce e accondiscendente, ha sempre messo il marito e la famiglia al centro della sua vita.  Premurosa e attenta - così la descrivono i suoi familiari - Angelina ha sempre offerto a Giuseppe un sostegno silenzioso ma fondamentale.  

Giuseppe, d'altro canto, è un uomo d’altri tempi. Rigoroso, con principi saldi e un carattere deciso, ha vissuto la vita secondo valori tradizionali. Ma nonostante la sua natura «ferma e a volte severa», è sempre stato profondamente premuroso verso la sua Angelina.

La celebrazione di questo straordinario traguardo è stata un evento di grande importanza per la comunità di Pertina, piccola frazione di Acri. Oltre ai tre figli della coppia, alle nipoti, ai pronipoti e ai familiari, l’Amministrazione Comunale ha reso omaggio ai due coniugi. Il sindaco Pino Capalbo, insieme all’assessore Graziella Arena e ai consiglieri Mario Fusaro e Franca Sposato, ha partecipato alla cerimonia, riconoscendo il valore profondo di questa unione come esempio per tutti.

Durante la celebrazione, il parroco di San Giacomo d'Acri, don Espedito De Bonis, ha benedetto le fedi nuziali della coppia, lodandoli come simbolo di unione per le nuove generazioni. Don Espedito ha quindi sottolineato come «la loro storia rappresenti un punto di riferimento in un mondo in cui le relazioni sono sempre più fragili».

Dopo la benedizione, Giuseppe ha rivolto un augurio sincero a tutti i presenti: «che possano un giorno raggiungere lo stesso traguardo». La coppia ha poi svelato che nonostante avessero sempre desiderato una figlia femmina, hanno invece avuto tre figli maschi, ai quali poi si sono aggiunte sei nipoti femmine, compensando abbondantemente quel desiderio iniziale.