L'elicottero dei vigili del fuoco atterra su uno slargo polveroso. La scena - inaspettata - attira l'attenzione dei pedoni. Rallenta pure qualche auto: giusto il tempo di gettare uno sguardo furtivo e capire cosa succede.
L'autoscala riflette la propria ombra al fianco di lunghi tappeti rossi sistemati davanti all'ingresso del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco di Rende, già operativo da ottobre. Due pompieri srotolano un enorme tricolore che, in pochi secondi, raggiunge la vetta dell'edificio: tutti stanno col naso all'insù.

La cerimonia di inaugurazione sfida il caldo torrido delle quattro del pomeriggio, ma da queste parti c'è gente abituata a dare del tu a lingue di fuoco che sembrano arrivare dritte dall'inferno. L'autorimessa - ampia e luminosa - accoglie gli ospiti che prendono posto sulle poltrone allineate con precisione certosina.

Il comandante Giampiero Rizzo tradisce una comprensibile emozione, ma i vigili del fuoco sono una grande famiglia e la tensione di scioglie poco dopo. «Questo distaccamento nasce grazie ai fondi stanziati dalla Regione e messi a disposizione del Comune di Rende. Senza, non saremmo mai riusciti a demolire la vecchia struttura costruita 25 anni fa e divenuta ormai inadeguata».

Il distaccamento sorge in una posizione baricentrica rispetto all'autostrada e alla statale 107. L'ingegnere Giampiero Rizzo spiega: «Dei 10mila interventi annuali effettuati dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza, 1500 sono quelli che partono dalla sede operativa di Rende». Il direttore regionale dei vigili del fuoco Maurizio Lucia parla di giornata importante e sottolinea come l'inaugurazione di una caserma sia il miglior messaggio di vicinanza che si possa dare ai cittadini.

Il capo del Corpo dei vigili del fuoco Carlo dell'Oppio gli fa eco: «Questo è un territorio delicato che si affaccia su due mari e abbraccia le montagne. L'Europa indica in venti minuti il tempo di ciascuno intervento, i nostri mezzi pesanti raggiungono una velocità massima di 60 chilometri e distaccamenti come questo di Rende ci consentono di essere più tempestivi».

«I vigili del fuoco non si comprano al supermercato, serve una formazione lunga e complessa». Il Capo dipartimento dei vigili del fuoco Renato Franceschelli riserva alla platea un intervento tecnico: «Nei prossimi giorni sarà bandito un concorso per l'assunzione di nuovo personale. Stiamo lavorando affinché, oltre alla storica scuola delle Capannelle di Roma, ne sorga una anche a Reggio Calabria. Grazie ai fondi del Pnrr, entro il 2026 avremo sostituito tutti i 3800 mezzi che compongono il nostro parco mezzi»

Il commissario prefettizio del Comune di Rende Santi Giuffrè indossa la fascia tricolore, strizza l'occhio alla cronaca e sposta l'attenzione sul vicino Palazzetto dello Sport, finito nelle carte dell'inchiesta Reset: «Dopo averne ottenuto l'agibilità, grazie alla sinergia con i vigili del fuoco, a giorni pubblicheremo la gara per l'assegnazione della struttura. D'ora in poi, il Palazzetto sarà utilizzato soltanto per manifestazioni sportive».

Il sottosegretario al ministero dell'Interno Wanda Ferro racconta orgogliosa: «A casa conservo tre caschi dei vigili del fuoco. Quando li guardo, penso a questi uomini e donne che rischiano la vita per salvare quella degli altri, insieme alle loro case, ai loro sogni e alle loro speranze. Se oggi inauguriamo questo distaccamento, è grazie a uno Stato che non si volta da un'altra parte».

La cerimonia lascia poi spazio alle lettura della preghiera dei vigili del fuoco:

"Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi, arda nei nostri petti, perpetua, la fiamma del sacrificio. Fa più ardente della fiamma il sangue che scorre nelle vene, vermiglio come un canto di vittoria. Quando la sirena urla per le vie della città, ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia. Quando a gara con le aquile verso Te saliamo, ci sorregga la Tua mano piagata. Quando l’incendio, irresistibile avvampa, bruci il male che si annida nelle case degli uomini, non la ricchezza che accresce la potenza della Patria. Signore, siamo i portatori della Tua croce, e il rischio è il nostro pane quotidiano. Un giorno senza rischio non è vissuto, poiché per noi credenti la morte è vita, è luce: nel terrore dei crolli, nel furore delle acque, nell’inferno dei roghi. La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio Per Santa Barbara Martire".

Monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza Bisignano, benedice la sede del distaccamento dei vigili del fuoco di Rende e il personale che vi presta servizio. Mani si uniscono per il taglio del nastro, le sirene dei camion riecheggiano all'unisono. L'elicottero rosso e bianco accende i motori e si prepara a tornare alla base.