Dopo il successo della prima edizione, apre nuovamente al pubblico la rassegna artistica con asta di beneficenza “Ars et Caritas”. La manifestazione ha riunito in uno spazio allestito a Bovalino, nella Locride, le opere donate da artisti provenienti da tutta Italia e messe all’asta al fine di finanziare delle borse di studio per gli studenti dei licei artistici di Locri e Siderno che potranno affinare le proprie competenze frequentando le Accademie di Belle Arti. «La scuola ha accolto con molto entusiasmo questa iniziativa sin dallo scorso anno, perché ha intravisto un percorso culturale di crescita e anche degli sbocchi formativi per i nostri studenti» ha commentato la dirigente scolastica dell’I.S.S. Oliveti-Panetta Carla Maria Pelaggi.

Gli stessi studenti, in questa seconda edizione, hanno anche partecipato alla collettiva con 7 opere esposte insieme a quelle degli artisti e che verranno inserite nel catalogo che chiuderà la rassegna. «Sono contenta perché in questo territorio c’è una scuola molto energica che mette al centro i ragazzi - ha spiegato Sonia Talarico, artista e madrina della manifestazione - sono proprio gli studenti i veri protagonisti di questa seconda edizione con l’esposizione delle loro opere, assieme a quelle di noi artisti, all’interno della mostra».

La mostra benefica, organizzata dall’associazione di promozione sociale Orizzonte7, guidata dal presidente Giuseppe Serranò, e allestita da Nicodemo Ferraro (socio di Orizzonte7 nonché responsabile del progetto) sarà visitabile fino a sabato 6 aprile. Tra i curatori della collettiva anche il critico d’arte francese, ormai calabrese d’adozione, Ghislain Mayaud. «Io mi auguro che tutti questi giovani artisti, che hanno proposto dei lavori eccellenti, vadano in avanti - ha affermato Mayoud -. È fondamentale che quello che abbiamo fatto con questa mostra rimanga nei polmoni, nel respiro, della gente di questo territorio. Non deve finire tutto oggi con l’inaugurazione della mostra. Il gioco dell’arte è un po’ come una pianta, noi - ha concluso - abbiamo seminato bene».