Catanzaro, all’Università Magna Graecia consegnato il Premio ricercatori under 40: i vincitori
Primo premio per Maria Eugenia Gallo Cantafio, secondo posto per Stefania Scalise e terzo per Antonio Cutruzzolà. L'evento si è tenuto dell'auditorium dell'ateneo
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Concluso il I Congresso nazionale, “Ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica nelle cure”, organizzato dal Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica diretto da Pasquale Mastroroberto, svoltosi nell'auditorium dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
«Siamo molto soddisfatti – ha affermato Pasquale Mastroroberto, direttore del Dipartimento e Presidente del Congresso – del riscontro registrato. Notevoli gli apprezzamenti per la qualità del programma proposto. È la prima volta che un Dipartimento della nostra Università organizza un evento “multitematico”. Abbiamo avuto in tutte le sessioni la platea gremita di medici, infermieri e tecnici e, soprattutto, studenti afferenti alle aree sanitarie e tecniche del nostro Ateneo. Ringrazio le responsabili scientifiche, Marianna Mauro e Tiziana Montalcini, e gli altri componenti del Comitato scientifico, i docenti Nicola Amodio, Anna Martina Battaglia, Enrico Iaccino, Paolo Zaffino e Nadia Salerno, per l'impegno e la passione messa a disposizione nell’organizzare un evento così complesso. Abbiamo realizzato un ottimo lavoro di squadra. Siamo, altresì, fieri del Premio Ricercatori Under 40 lanciato dal Dipartimento che dirigo per incentivare e sostenere sempre le nuove generazioni».
La commissione della II edizione del Premio – presieduta da Daniela Foti e composta da Maria Concetta Faniello, Gerardo Perozziello, tutti docenti del Dipartimento – ha decretato i vincitori: primo premio per Maria Eugenia Gallo Cantafio; secondo posto per Stefania Scalise e terzo per Antonio Cutruzzolà. Responsabile organizzativo del Premio è stato il professor Nicola Amodio.
L'evento è stato inaugurato alla presenza del rettore dell'Umg, Giovanni Cuda, che ha espresso un plauso per «un'iniziativa interessante che trasferisce all'esterno quello che è il carattere vero del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica». «La interdisciplinarietà e la traslazionalità della ricerca rappresentano il core business di questo Dipartimento – ha dichiarato Cuda – Noi abbiamo tante figure professionali, dai medici ai biotecnologi, dagli ingegneri ai farmacologi, che dialogano fra loro e portano ad un'attività di ricerca collaborativa molto innovativa. Un messaggio di forte impatto per le nuove generazioni di ricercatori e studenti che frequentano il nostro Ateneo».
«Il programma, molto articolato, ha abbracciato più aree – ha sottolineato Marianna Mauro, co-responsabile scientifica e delegata Terza Missione dell'Umg – dalla medicina traslazionale alla diagnostica integrata, con un focus sull'aspetto dell'innovazione e del management sanitario, proseguendo con la parte relativa alla medicina e alla chirurgia specialistica. Abbiamo presentato e diffuso i contenuti scientifici connessi alle ricerche che si conducono nel nostro Dipartimento, generando un impatto positivo sul territorio e sulla società».
«La nostra mission è produrre ricerca e le collaborazioni sono fondamentali – ha evidenziato Tiziana Montalcini, co-responsabile scientifica e vice direttore del Dipartimento – Per questa ragione abbiamo coinvolto relatori regionali e nazionali, provenienti, ad esempio, dalle università di Milano, Napoli e Padova, ed ognuno ha fornito il proprio contributo innovativo ed originale».
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