A darne conferma è uno studio condotto dal Comitato italiano protezione uccelli rapaci (Cipr): «Questo ritrovamento sottolinea la necessità di approfondire gli studi sull'ecologia della specie e di avviare nuove strategie di conservazione»
I primi risultati si sono dimostrati incoraggianti: gli animali introdotti tra marzo e ottobre dello scorso anno si sono adattati alle condizioni ambientali offerte dall'area
Le immagini confermano la presenza di questo mustelide parente stretto della faina. Cresce l’inventario delle specie presenti nell’area protetta, soddisfazione dei vertici del parco