Il biologo marino Silvio Greco spiega i motivi che avrebbero spinto l'animale ad avvicinarsi a riva. E sul mare: «Lo stiamo riducendo a una fogna»
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Uno squalo è stato avvistato nei giorni scorsi lungo le coste della Calabria. È accaduto a Badolato (Catanzaro) ed è stata una donna, che passava per caso, a filmarlo. Si tratterebbe di uno squalo volpe di circa tre metri di lunghezza. L'Agi ha chiesto ad un esperto, il biologo marino Silvio Greco, della Stazione Zoologica Anton Dohrn, se ci sono motivi d'allarme. «Assolutamente no, anzi dobbiamo essere contenti per questo evento, - dice Greco - ormai è una rarità vederne uno, un tempo invece era normalissimo. È una bella notizia - dice Greco - e non bisogna avere paura, perché non esiste nessun caso di attacchi da parte di questi animali, anzi siamo noi ad ucciderli e li spacciamo per altri pesci, li tarocchiamo».
Ma perché questo squalo si è avvicinato così tanto a riva? «Ci sono due motivi, essenzialmente: il primo - dice Greco - è per uccidere i parassiti che ha sulla pelle, strisciando sulla sabbia, e la seconda possibilità è che stesse partorendo, loro hanno questo tipo di comportamento».
Una domanda anche sulle condizioni del mare. «Non sta per niente bene - afferma seccamente Greco - perché abbiamo una maladepurazione, con centinaia di sversamenti illegali che arrivano a mare. È uno dei mari a più alta biodiversità del pianeta, ma lo stiamo riducendo a una fogna».