Il ritrovamento delle uova, come spiegato dal Circolo Legambiente, era avvenuto nelle settimane scorse presso la spiaggia di Formicoli, grazie alla segnalazione di alcuni bagnanti e dei gestori di un lido
Tutti gli articoli di Animal House
PHOTO
Sorpresa nel Vibonese. Si è schiuso a Santa Domenica di Ricadi, presso la spiaggia di Riaci, il primo nido di tartaruga marina (Caretta caretta). Al tramonto le prime tartarughine hanno fatto capolino dalla sabbia e, nell’arco di pochi minuti, sono emerse in gruppo ben 68 esemplari che hanno raggiunto il mare tra l’entusiasmo e la gioia dei presenti. Dopo circa un’ora la nascita di un’altra piccola tartaruga che, al momento, porta a 69 il numero complessivo di uova felicemente schiuse.
La corsa verso il mare
La corsa verso il mare delle piccoline è stata seguita dai volontari del Circolo Legambiente Ricadi che, per giorni, hanno presidiato, vigilato e tutelato il sito. Il ritrovamento delle uova, spiega il sodalizio in una nota stampa, era avvenuto nelle settimane scorse presso la spiaggia di Formicoli, grazie alla segnalazione di alcuni bagnanti e dei gestori del lido. Il sito era stato messo subito in sicurezza dai volontari del locale Circolo di Legambiente Ricadi e l’indomani, con l’ausilio del personale in possesso della specifica autorizzazione in deroga formato da Caretta Calabria Conservation, era stato individuato il nido, rinvenendo 78 uova integre, mentre altre risultavano irrimediabilmente compromesse a causa della involontaria manomissione di alcuni bambini e pertanto, essendo compromessa anche la camera di incubazione il nido era stato traslocato in un luogo idoneo, la spiaggia di Riaci appunto.
Il ruolo dei volontari
Il tempestivo intervento dei volontari, la competenza del personale autorizzato e la continua vigilanza – si fa presente nel comunicato stampa - hanno contribuito al raggiungimento dell’ottimo risultato. Per il Circolo Legambiete, il ritrovamento e la schiusa del nido rappresentano un evento dall’alto valore scientifico e territoriale perché sulle spiagge del litorale ricadese e nelle spiagge immediatamente confinanti non era stato finora documentato alcun ritrovamento.
Il sodalizio è coinvolto nell’ambito del progetto “Life Turtlenest” finalizzato alla salvaguardia dei nidi di tartaruga marina nel Mediterraneo occidentale. Da circa due mesi, infatti, ha avviato il monitoraggio costante delle spiagge, anche con l’ausilio del drone, e un’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, agli stabilimenti balneari e agli enti locali che inizia a produrre i primi frutti. In questo impegno Legambiente collabora anche con l'associazione Caretta Calabria Conservation che ha una solida esperienza costruita in oltre venti anni di monitoraggio condotto lungo le coste ioniche reggine.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Circolo, Franco Saragò, e dai volontari tutti che hanno contribuito in modo determinante al raggiungimento di questo straordinario risultato. Gli stessi hanno evidenziato l’importanza della sinergia tra soggetti portatori di interessi diversi finalizzata a raggiungere mete sempre più ambiziose a tutela della costa, del mare e della sua biodiversità. Una collaborazione che ha registrato la partecipazione delle attività ricettive, dei lidi, di bagnini e cittadini, in questo caso in particolare con il Villaggio Marco Polo e con il Lido Piccolo Paradiso e che fa ben sperare per il futuro.
Il nido – conclude il comunicato - sarà monitorato anche nei prossimi giorni per verificare possibili schiuse di piccoli “ritardatari” e, a conclusione, il personale autorizzato ispezionerà la camera di incubazione per gli opportuni rilevamenti scientifici. Le attività di monitoraggio delle coste vibonesi proseguiranno anche nei prossimi anni con l’affiancamento di attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei gestori dei lidi e del loro personale.