Sono 51 i comuni costieri calabresi ai quali recentemente, la Lipu Calabria, ha indirizzato una missiva utile a favorire la tutela sia del fratino (Charadrius alexandrinus) che del corriere piccolo (Charadrius dubius), due piccoli uccelli limicoli che frequentano le spiagge calabresi.Una missiva – si legge in una nota stampa- contenente consigli validi a raccomandare e ricordare ai sindaci dei centri interessati, di mettere in atto tutte quelle misure di protezione necessarie affinché le due specie possano avere la possibilità di riprodursi e vivere in tranquillità. 

«In questo periodo -spiegano i volontari- fuoristrada, quad e motocross sono presenti sugli arenili, senza nessuna limitazione, lasciano evidenti cicatrici del loro passaggio. Plastica, rifiuti e cani vaganti o di proprietà, non tenuti al guinzaglio, fanno il resto mettendo a dura prova spiagge e dune (ove presenti) e tutto ciò che ruota attorno a questo delicato ecosistema. Inoltre, proprio durante il periodo riproduttivo, coincidente con l'approssimarsi della stagione balneare, le spiagge vengono tirate a "nuovo", le ruspe entrano in azione per livellare la sabbia ed estirpare le "erbacce"».

Tutto questo «ha pesanti ripercussioni sulle due specie e, su tutte le altre forme di vita, sia animali che vegetali, presenti negli ambienti dunali e costieri, non ultima, per la nidificazione e la protezione della tartaruga marina Caretta caretta e per la protezione e la tutela del prezioso giglio di mare. Corriere piccolo e fratino sono entrambe specie protette da direttive nazionali ed europee, il Fratino in particolare è una delle specie più a rischio di estinzione in Italia, meno di 500 coppie nidificanti».

«La Lipu – chiosano i membri del sodalizio- con la sua azione, non chiede niente di eccezionale ai sindaci ma solo di far rispettare dei divieti, già di fatto esistenti, ma che sistematicamente vengono ignorati».