«Tranquilli, non è pericoloso», assicuravano gli esperti. Facile a dirsi. Ma quando ti trovi davanti un serpente di quasi due metri, ogni consiglio di buon senso va a farsi benedire. Alla fine, comunque, tutto è finito bene. Anche per l’incolpevole (e bellissimo) rettile che per oltre 24 ore se l’è spassata a Serra Bruno, nel Vibonese.

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Un “pitone reale”, così è stato identificato dal naturalista del Wwf vibonese, Pino Paolillo. Per la precisione un pitone reale albino, in altre parole quasi completamente bianco per la mancanza di pigmentazione della pelle. Una delle specie più frequentemente allevate dagli appassionati di serpenti proprio per la loro bellezza.

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Dopo aver strisciato per più di un giorno attraverso giardini e cortili del celebre centro montano delle Serre vibonesi, il grande serpente è stato ritrovato, con grande gioia del proprietario, che si è detto pronto ad esibire la documentazione che attesta la piena liceità della detenzione. Per ora non si sa molto del perché e come sia fuggito, ma l’importante è che ora sia al sicuro nel suo terrario.