La prima aveva un grosso amo da pesca, la seconda – oltre ad un pezzo di plastica – aveva fatto indigestione di meduse
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Due tartarughe salvate nelle scorse ore in Sicilia. Al largo delle isole Eolie ne è stata rinvenuta una con un amo da tonno agganciato al "muso". L’esemplare "Charlotte" ha circa vent'anni ed è stata trovata fra Salina e Filicudi da Enrico Salierno, vice presidente di "Sea Shepherd Italia" (da settimane con l'imbarcazione è in perlustrazione nell'Arcipelago).
Era, agganciata ad un amo da tonno, collegato ad un sacco per il cemento. "Charlotte" è stata portata al "Filicudi Wildlife Conservation - Pronto Soccorso Tartarughe Marine" diretto dalla biologa romana Monica Blasi, per ricevere le cure necessarie.
«Fortunatamente - dice Enrico Salierno - non è in pericolo di vita e si prevede per lei una completa guarigione. È la seconda tartaruga soccorsa in meno di un mese. E ricordo che l'intero ecosistema è sotto attacco da parte della pesca illegale».
Nel messinese, al nord di Stromboli, invece, due velisti hanno aiutato un altro esemplare in difficoltà. La caretta caretta soffriva molto probabilmente per un'occlusione dovuta ad un pezzo di plastica ingerito e per una indigestione di meduse, come inizialmente accertato dai responsabili dell'area marina protetta di Punta Campanella.