Il Movimento animalista Calabria aveva lasciato l’appello per adottare l’animale. Invito accolto dall’Azienda agricola De Giorgio di Cardinale, nel Catanzarese
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Era stata sequestrata a seguito di una segnalazione per maltrattamenti arrivata a Claudio Cricenti e Cristina Valeri, coordinatore e vice coordinatore del Movimento Animalista Calabria. Ora una capretta che proveniva da un allevamento non riconosciuto, e che doveva essere abbattuta in base alle normative comunitarie, ha finalmente trovato casa. L’Azienda agricola De Giorgio di Cardinale, in provincia di Catanzaro, ha accolto di buon grado l’invito ad accoglierla. Nell’azienda che è anche fattoria didattica, l'animale sarà a contatto con i bambini. Un impiego utile a insegnare loro l’amore e il rispetto per gli animali, proprio ciò che alla povera capretta era mancato.
«Grazie all'impegno di Cricenti – dice Valeri – abbiamo dimostrato che una capretta soggetta a maltrattamenti poteva essere considerata come un animale d'affezione e quindi salvata dal macello».
«Accogliere l’appello del Movimento animalista Calabria è stato un gesto naturale. Era possibile farlo ed è stato fatto», ha commentato Nicolino De Giorgio, proprietario dell'azienda agricola ospitante. «Personalmente – ha aggiunto - sono convinto che il rispetto per gli animali vada trasmesso sin da piccolissimi, così come ciò è stato fatto con me. Quando c’è questo tipo di educazione, ogni altro gesto a favore o a difesa di un animale è spontaneo, non ci sono motivazioni particolari. La sensibilità è un valore aggiunto per tutti».