Sezioni
Edizioni locali
Blog
giovedì 31 gennaio 2019 | 12:55
Cronaca

Da sette anni senza palestra, studenti di Rossano sul piede di guerra - Notizie

VIDEO | I lavori della nuova struttura sono iniziati nel lontano 2012. Dopo essere stato completato, il complesso è pronto ad essere conseganto ma manca l'allaccio dell'utenza del gas. Pronti allo sciopero

di Marco  Lefosse

Da sette anni, dal lontano 2012 gli studenti dello storico Liceo Classico San Nilo di Rossano non hanno accesso alla palestra scolastica. Prima i lavori di ristrutturazione durati quattro anni, poi i controlli statici,  e infine le utenze. Oggi quello che manca per il nulla osta all’agibilità e, quindi, alla definitiva apertura del nuovo gymnasium-auditorium è l’allaccio del gas metano.        

     

A sollevare la questione sono i rappresentanti studenteschi dell’Istituto, supportati in questa loro battaglia anche dal corpo docente. E parlano di una struttura, nuova di zecca, ma ancora chiusa e con i ragazzi costretti a svolgere le loro attività formative del corso di educazione fisica in luoghi non idonei. Non solo. I nuovi locali dovrebbero ospitare anche un nuovo Auditorium concepito per ospitare le tante e qualificate iniziative che di continuo vengono proposte dalla scuola. Che, ricordiamo, è uno dei Licei più antichi e rappresentativi della Calabria.

 

«I lavori di costruzione della struttura – dicono i rappresentanti degli studenti Michela Blefari e Andrea Rugna Sapia - sono iniziati nell'anno scolastico 2012/2013. Dopo varie problematiche con la ditta scelta per la costruzione, l'edificio è stato terminato nell'anno scolastico 2017/2018. Nonostante la fine dei lavori, si sono presentati diversi problemi riguardanti “ignoti” allacci del gas. Il dirigente scolastico Franco Antonio Pistoia e i rappresentati hanno ripetutamente chiesto le dovute spiegazioni e delucidazioni, senza mai, però, ricevere una chiara risposta». Quindi una situazione di stallo che ha portato i rappresentanti d'istituto ad annunciare uno sciopero ad oltranza nel caso in cui a breve, e comunque entro le prossime 48 ore, la questione non venisse risolta.