La bonifica - Sin di Crotone, il commissario Errigo: «Tutti i comitati possono partecipare al confronto, il diritto alla salute prioritario su tutto» - Notizie
Al centro del dibattito ancora il conferimento dei rifiuti speciali: «Le divergenze di opinione sono legittime e comprensibili ma non possono essere giustificate quando si parla della sicurezza sanitaria dei cittadini»
di Redazione Attualità
Una bonifica attesa ma accompagnata dalle polemiche che vedono al centro la questione del conferimento dei rifiuti. Da una parte la possibilità di smaltirli in Calabria, dall’altra la richiesta di portarli fuori regione.
Sulla questione interviene, ancora una volta, il commissario straordinario Emilio Errigo che, sottolinea in una nota, «ha come mandato istituzionale quello di tutelare e far rispettare i diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana. In particolare, si fa riferimento ai diritti legati all'ambiente, alla biodiversità e agli ecosistemi (art. 9), al diritto alla salute degli esseri umani e degli altri esseri viventi (art. 32), nonché al diritto all'iniziativa economica privata, alla sicurezza dei cittadini e alla dignità umana (art. 41)».
«Il Governo e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dopo mesi di intenso impegno per portare a termine le complesse procedure amministrative, stanno concentrando tutti gli sforzi necessari per garantire la rapida e urgente realizzazione della bonifica e riparazione nel Sito di Interesse Nazionale di Crotone - Cassano e Cerchiara di Calabria – continua Errigo –. Gestire questa emergenza, aggravata dalla complessità di eventi storici e ambientali dannosi, richiede una costante attenzione e un richiamo ai valori fondamentali della Costituzione, compiti che il commissario straordinario prova ad assolvere operando esclusivamente per la sicurezza e il benessere di Crotone e dei suoi abitanti».
Ambiente contaminato | Crotone, il commissario Errigo chiede l’intervento di personale esperto per verificare le condizioni delle risorse marine in area Sin
«Le divergenze di opinione, legittime in un sistema democratico, hanno caratterizzato sin dalle prime fasi, il dialogo costruttivo tra enti territoriali, Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone, Ministero dell'Ambiente e commissario straordinario – aggiunge –. Tuttavia, sebbene tali divergenze possano essere comprensibili sul piano politico-istituzionale, non possono essere giustificate quando si parla della sicurezza sanitaria dei cittadini. Il diritto alla salute e alla vita dei cittadini e abitanti di Crotone deve prevalere su ogni altro interesse».
«Le varie posizioni espresse riguardo al rifiuto di conferire i residui dei processi produttivi industriali pericolosi - presenti da oltre 30 anni - delle aree Sin di Crotone e ancora depositati sulla fascia costiera marittima presso l’impianto Sovreco S.p.A. di Cotone, (costruito a norma di legge, autorizzato dalla Regione Calabria e in pieno esercizio nel territorio di Crotone), si contrappone all’indifferenza tenuta rispetto all’arrivo, nel medesimo impianto, di rifiuti speciali della stessa categoria e pericolosità, da altre parti della Calabria e da altre Regioni d'Italia – afferma ancora Errigo –. Siamo in attesa dei risultati e gli accertamenti riguardanti la disponibilità e la capacità ricettiva di impianti esteri e ci auguriamo di ricevere al più presto notizie positive; resta aperta per la Regione Calabria, la Provincia e il Comune di Crotone la possibilità, come previsto dal decreto direttoriale n. 27 del 1 agosto 2024, di segnalare in dettaglio, potenziali siti di conferimento al di fuori della regione, anche in territorio estero».
«La struttura commissariale – prosegue Errigo – ha avviato le procedure amministrative necessarie per garantire l'attuazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale. Questo processo permetterà alla società pubblica di ingegneria ambientale Sogesid S.p.A., in collaborazione con Ispra-Snpa e Arpacal, di caratterizzare le aree del Sito di interesse nazionale (Sin) che non sono ancora state analizzate e attuare opere permanenti di bonifica e messa in sicurezza dei siti, dove sono state riscontrate significative quantità di Conglomerato idraulico catalizzato (Cic). Parallelamente, sono in atto le procedure tecnico-amministrative per aggiornare e verificare la reale contaminazione e compromissione dei fondali marittimi, nonché delle risorse ittiche e biologiche marine».
Dentro la notizia | Crotone tra vecchi veleni e nuove speranze. Fari puntati sulla bonifica ma il sindaco Voce avverte: «È finta»
«La presenza in città del direttore generale della Direzione generale Economia circolare e Bonifiche del Mase, Ing. Luca Proietti, non è stata, come sostenuto da taluni, una semplice passerella, ma al contrario, i due giorni di intensi incontri istituzionali, relazioni sociali, dialogo costruttivo e confronti liberi con i presidenti e componenti delle associazioni di volontariato, rappresentanze sindacali, movimenti di pensiero e comitati sono serviti a ricordare anche fuori dalla nostra regione, che il Sin di Crotone è un sito di interesse nazionale», dice ancora il commissario.
«Se qualche comitato si è sentito escluso o non rappresentato potrà esporre, in un confronto leale, costruttivo, dettagliato e particolareggiato, le proprie idee qualora ne faccia richiesta ufficialmente; insieme possiamo progettare il futuro della città e della provincia. Un pensiero particolare – afferma ancora il commissario – voglio dedicarlo al movimento “Crotone ci mette la faccia” e a Tina De Raffaele, orgogliosa guerriera che, attraverso il suo costante agire per l'esclusivo bene dei malati di tumore, tiene alta ogni giorno l’attenzione sui tanti morti che la città ha già pianto».
«La coerenza, la ragionevolezza, la sicurezza ambientale e il diritto alla vita devono guidarci verso una vera, rapida e necessaria bonifica delle aree ex industriali pubbliche e private e di tutte le altre zone contaminate del territorio marittimo, portuale e terrestre di Crotone – conclude –. Sono fiducioso che, unendo le forze e ragionando con serietà e libertà di pensiero, senza slogan o appartenenze politiche, potremo ancora ricercare e individuare soluzioni condivise per il benessere economico, sociale e ambientale dei cittadini di Crotone».