Nuove sfide - Belvedere Marittimo, alla Summer Peace University un dibattito sull’Africa del domani - Notizie
VIDEO | Ospite d’onore è stata Ulumo Abdiraman Moalin, incaricata d'affari e capo di missione dell’Ambasciata in Italia della Repubblica Democratica di Somalia, insignita di una scultura che simboleggia la pace nel mondo
di Francesca Lagatta
La prima edizione della Summer Peace University di Belvedere Marittimo, organizzata dall’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (IsCaPI), prosegue con i suoi appuntanti e i corsi di alta formazione incentrati sulla giustizia sociale e la pace nel mondo. Di recente, nella struttura “Saperi e Sapori” si è tenuto un convegno intitolato "L’Africa del domani: Partenariati Globali e Relazioni Internazionali", utile per un approfondimento sui futuri sviluppi del continente africano e la formazione di partenariati strategici sulle sfide poste dalle relazioni internazionali. Ospite d’onore è stata Ulumo Abdiraman Moalin, incaricata d'affari e capo di missione dell’Ambasciata in Italia della Repubblica Democratica di Somalia, insignita di una scultura che simboleggia la pace.
Il caso Enrico Grassi
Al dibattito, moderato dalla giornalista Fabrizia Arcuri, hanno preso parte anche altri ospiti illustri. Tra questi, Enrico Grassi, presidente e fondatore di E80 Group SpA. La sua esperienza imprenditoriale «rappresenta – si legge in una nota pubblica - un caso di eccellenza nel panorama tecnologico e industriale italiano. Partendo da una piccola impresa di cablaggio elettrico, Grassi ha trasformato la sua azienda in una multinazionale leader nel settore della meccatronica e delle soluzioni automatizzate. Con oltre 7.000 veicoli autonomi a guida laser installati in tutto il mondo e un’attenzione costante all’innovazione sostenibile, E80 Group continua a essere un punto di riferimento nell'industria globale».
La lezione di Spartaco Pupo
Un ulteriore contributo è arrivato dal professor Spartaco Pupo, professore associato di Storia del pensiero politico all'Università della Calabria, che ha tenuto una lezione dal titolo "I problemi della geopolitica: spazio, confine e sfere d’influenza". «Come sappiamo - ha detto il docente alle nostre telecamere -, la pace è una realtà che bisogna costruire giorno per giorno attraverso il dialogo proficuo e culturale, ma anche attraverso un’opera di sensibilizzazione che le istituzioni formative hanno l'obbligo morale, oltre che politico, di fornire”.
C’era anche Save The Children
Tra i relatori del forum c’era anche Silvia Gison, esperta di politiche umanitarie di Save the Children Italia. «Noi siamo presenti non sono in Somalia - ha affermato - ma in 32 paesi del continente con interventi a favore dell'infanzia, che spaziano dall'educazione alla creazione di alternative, alla salute e alla nutrizione. Essere qui in un momento è importante per dare attenzione e luce ad ambiti e a zone del mondo che altrimenti non sarebbe possibile vedere e dare a questi ragazzi e ragazze una possibilità di entrare in contatto diretto con chi ha la conoscenza del territorio di chi è sul campo. È un valore aggiunto importantissimo».