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martedì 22 ottobre 2024 | 13:22
Sport

Eccellenza Calabria - Palmese, il presidente Sergi dopo la rescissione di Militano: «Non tratteniamo nessun calciatore controvoglia» - Notizie

Il patron neroverde ai nostri microfoni: «Questa è stata una scelta esclusiva del giocatore. La Palmese non ha mandato nessuno a casa»

di Vincenzo Primerano

Dopo diverse stagioni si separano le strade tra Gabriele Militano e la Palmese. L'annuncio è apparso nella giornata di ieri, sulla pagina ufficiale del club, confermando dunque la rescissione anzitempo del contratto. Decisione maturata dal giocatore stesso dunque, subito dopo la gara in casa della Paolana. Militano lascia la Palmese dopo 6 presenze su 6 nel corrente campionato di Eccellenza e per un totale di 364 minuti (poco più di 60 a partita). 

«Non tratteniamo nessuno»

Sulla decisione del giocatore di lasciare il club si è espresso il presidente Francesco Sergi ai nostri microfoni: «Se un giocatore chiede di andare via io non posso oppormi. La nostra politica è sempre stata quella di non trattenere nessuno contro la propria volontà perché, se così fosse, non ci sarebbe un riscontro positivo. Lui ha deciso di suo pugno di rescindere il contratto perché, a detta sua, stava giocando di meno e avrebbe voluto più minutaggio. Io penso che nella vita ci voglia coraggio per affrontare tutto».

E ancora: «La Palmese non ha mandato nessun giocatore a casa, né tanto meno ha detto a qualche giocatore che non fa più parte del progetto. Come scritto anche nel comunicato ufficiale del club, si è trattato esclusivamente di una sua richiesta di non voler più far parte del progetto anche a malincuore addicendo al direttore le sue visioni in merito, e la società prendendone atto ha accettato di accontentare lo stesso. Noi tutti, io in primis, ringraziamo Gabriele per quello che ha fatto per la Palmese in questi tre anni, siamo grati per avere sempre degnamente rappresentato i nostri colori e gli auguriamo le migliori fortune. Noi come Palmese non obbligheremo mai nessuno a restare controvoglia poiché andrebbe contro nostri principi anche perché poi si potrebbe sbagliare e noi vogliamo in primis il benessere del giocatore».