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lunedì 21 ottobre 2024 | 07:17
Cronaca

Inchiesta Levante - Da Crotone la rete che favoriva l’immigrazione clandestina verso Francia e Inghilterra: 13 arresti. Ecco come avvenivano i pagamenti - Notizie

Le indagini della Guardia di finanza hanno ricostruito il percorso dei profughi dalla Calabria al Nord Europa e il passaggio del denaro con il metodo hawala

di Redazione Cronaca

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e riciclaggio del denaro provento dell’attività illecita. Sono 13 le persone arrestate e finite in carcere perché gravemente indiziate di appartenere ad una associazione, articolata in cellule presenti in Italia ed all’estero, i cui appartenenti, pur con compiti differenti, avevano l’obiettivo di far giungere i migranti in Italia, sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale e a farli espatriare verso la Francia e altri stati del Nord Europa.

L’organizzazione, secondo quanto ricostruito dall'indagine, era articolata in cellule presenti in Italia e all’estero. Gli indagati avrebbero avuto l’obiettivo di far giungere i migranti in Italia, sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale e a farli espatriare verso la Francia e altri Stati del nord Europa.

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Gli arrestati, secondo le accuse (l'inchiesta è coordinata dal procuratore facente funzioni Vincenzo Capomolla e dal pm Paolo Sirleo) avrebbero curato la gestione dei migranti, prevalentemente curdi, sbarcati in Calabria, nel Crotonese. Da qui, gli indagati si sarebbero adoperati per organizzare viaggi in autobus e in treno verso Milano e soprattutto verso Ventimiglia dove i profughi sarebbero stati affidati a dei passeur che erano a loro disposizione per fargli raggiungere la Francia. Alcuni immigrati consideravano la Francia un passaggio per poi andare in Inghilterra. La Guardia di finanza sarebbe riuscita a ricostruire non solo il percorso dei migranti ma anche il modo in cui venivano effettuati i pagamenti dei viaggi attraverso il metodo hawala. I curdi si appoggiavano ad alcuni negozi nei quali consegnavano le somme di denaro.

Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Gip di Catanzaro, su richiesta della locale Procura - Dda di Catanzaro - militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della GdF di Crotone e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata con la collaborazione dei Reparti del Corpo, territorialmente competenti e il coordinamento della stessa Dda di Catanzaro. Le misure sono state eseguite nelle province di Bologna, Brescia, Crotone, Roma, Imperia, Milano e Vibo Valentia.