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giovedì 17 ottobre 2024 | 10:55
Cronaca

Inchiesta Riscatto - ‘Ndrangheta al cimitero di Locri, in Appello cinque condanne e quattro assoluzioni - NOMI - Notizie

A denunciare le anomalie fu l’allora sindaco e attuale assessore regionale Giovanni Calabrese. Nel mirino della Dda reggina gruppi criminali ritenuti riconducibili alla cosca Cordì

di Ilario  Balì

Quattro assoluzioni, quattro condanne rideterminate e una confermata. È questo il verdetto emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nei confronti di 9 imputati alla sbarra nel processo scaturito dall’operazione “Riscatto“, coordinata dalla Distrettuale antimafia reggina che permise di ricostruire l’operatività di gruppi criminali ritenuti riconducibili alla cosca Cordì di Locri per estorsioni e per il monopolio sul cimitero cittadino. 

Nel corso delle indagini è stato accertato che alcuni soggetti gestivano, con modalità illecite «tutte le attività legate ai servizi funebri del cimitero di Locri, tra cui l’organizzazione dei funerali, la vendita dei fiori, le attività edili sulle tombe e il trasporto di defunti dall’ospedale alle abitazioni». A denunciare le anomalie al campo santo locrese fu l’allora sindaco di Locri e attuale assessore regionale Giovanni Calabrese. Di seguito il verdetto dei giudici di piazza Castello.

Antonio Alì - assoltoCosimo Alì - assoltoGiorgio Alì - assoltoVasile Iulian Albatoaei - 5 anniGuido Brusaferri - 18 anniDomenico Cordì (classe 1979) - 18 anni e 6 mesiSalvatore Dieni - assoltoEmmanuel Micale - 11 anniGerardo Zucco - 18 anni